Il freddo che interessò l’Italia sul finire del mese di ottobre è finito nel dimenticatoio. Di chi la colpa? Dei caldi venti meridionali che hanno accompagnato la prima perturbazione di novembre. Badate bene che l’utilizzo del termine “caldi” non è da considerarsi improprio, perché basterebbe dare uno sguardo alle temperature di ieri, della scorsa notte o di stamane per renderci conto della possente anomalia termica in atto. In alcune città si superano i 20°C, con punte di 25-26°C sul medio versante adriatico, al sud e in Sicilia.
Poi, ovviamente, essendo il nostro un Paese climaticamente vario, ci sono delle regioni dove si respira aria d’autunno. Succede al nordovest, sulle Alpi e in alcune città del Triveneto. Lo scenario subirà pesanti modifiche nelle prossime 48 ore, periodo durante il quale assisteremo alla significativa contrazione del campo termico causata dal passaggio di un fronte d’aria fredda e instabile. Le precipitazioni coinvolgeranno esclusivamente le regioni adriatiche, ma le temperature diminuiranno su tutte le regioni.
Il tempo martedì 6 novembre
Ci aspettiamo un generale miglioramento, ma le schiarite saranno più abbondanti sul nord del Paese. Nelle altre regioni sarà presente una nuvolosità variabile, soprattutto lungo il Tirreno e nelle isole maggiori dove non mancherà qualche pioggia. In Sardegna, nel corso del pomeriggio, potrebbe affacciarsi un nuovo peggioramento a cominciare dal settore centro meridionale. In serata, invece, la parte avanzata dell’impulso freddo raggiungerà l’alto Adriatico provocando una rotazione del vento da ne e le prime piogge lungo le coste.
Mercoledì temperature in netto calo
L’impulso d’aria fredda scivolerà lungo l’adriatico, provocando un parziale peggioramento dalle Marche alla Puglia, ma le precipitazioni coinvolgeranno anche il sud e la parte settentrionale della Sicilia. Prevediamo un netto rinforzo del vento, che si disporrà da nord/nordest, ovviamente una diminuzione significativa delle temperature e qualche spruzzata di neve lungo l’Appennino. Le quote andranno dai 1400 metri del settore centrale, ai 1800 metri della parte meridionale.
Il sole splenderà sul nord Italia, mentre nelle centrali tirreniche e sulla Sardegna ci aspettiamo condizioni di variabilità ma con scarsa probabilità di precipitazioni. Si potrebbero verificare deboli piogge soltanto sulla bassa Toscana e nel Lazio.
Giovedì bel tempo, ma per poco
Il tempo volgerà al bello su tutte le regioni, salvo poche nubi residue all’estremo sud e nuovi annuvolamenti verso la Liguria. Le temperature registreranno un rialzo nei valori massimi, mentre le minime rimarranno basse e in Val Padana si potrebbero avere locali deboli brinate.
Venerdì assisteremo ad un graduale aumento della nuvolosità nelle regioni tirreniche, quale conseguenza della rotazione dei venti dai quadranti meridionali. Assisteremo ad un ulteriore rialzo termico, che andrà a coinvolgere anche le temperature minime. Il cambio circolatorio precederà l’arrivo di una nuova perturbazione da ovest, che sabato dovrebbe provocare un significativo peggioramento sul nordovest, in Toscana ed in Sardegna. E’ da valutare l’eventuale coinvolgimento di altre regioni, ma al momento sembra che al sud e lungo l’adriatico possa affacciarsi un promontorio anticiclonico.