Italia spaccata in due:
non sembrerebbe, se dovessimo limitarci ad osservare qualsivoglia modello. Perché emergerebbe la presenza di un promontorio anticiclonico, che porterebbe a pensare che il tempo sia stabile e soleggiato su tutte le regioni. Ma così non è. Le regioni settentrionali sono un po’ ai margini della struttura e in tal modo c’è un discreto afflusso d’aria umida che sta determinando la presenza di una discreta nuvolosità. Nubi che coinvolgono soprattutto le zone pianeggianti e costiere, dove non mancano dei piovaschi.
Temperature superiori alla norma:
la natura anticiclonica è la stessa dei mesi precedenti, ovvero nord africana. Fortunatamente il fulcro è sbilanciato ad ovest, sulla Penisola Iberica, altrimenti saremo qui a parlare dell’ennesima parentesi estiva. Pensate, le temperature si sono riportate su valori superiori alla norma e sfiorano i 30°C al sud e nelle isole. Cosa sarebbe successo se il promontorio si fosse spinto più ad est? Che i 30°C sarebbero stati superati con estrema facilità, così come sta accadendo in molte aree della Spagna meridionale.
I primi segnali autunnali:
li avremo a conclusione della settimana, quando una prima incursione artica proverà ad insinuarsi nel Mediterraneo ma dovrà arrendersi alla presenza dell’Alta Pressione. Ciò non toglie che qualche effetto lo avremo, sia in termini di precipitazioni che di temperature. Avendo come obbiettivo principale i Balcani e i Paesi che si affacciano sul Mar Nero, la saccatura lambirà le regioni adriatiche dove ci aspettiamo qualche pioggia e un maggior calo termico. I venti da nord, comunque, si infileranno sui nostri mari e la flessione sarà apprezzabile un po’ dappertutto.
Lo spostamento dell’Anticiclone:
il cambio di marcia sarà innescato da uno spostamento, ancor più ad ovest, dell’Alta Pressione. Ma per comprenderne i motivi, è importante sottolineare le cause hanno prodotto l’azione calda. In Atlantico, in pieno Atlantico, si è insediata una vasta area ciclonica e sappiamo che quando ciò accade si realizza la spinta dinamica dell’Anticiclone Subtropicale. Il Vortice, a breve, dovrebbe abbandonare quel tratto d’Oceano venendo riassorbita da un’altra struttura ciclonica, destinata prima al Regno Unito e poi alla Scandinavia. Contestualmente avverrà un rialzo pressorio laddove prima c’era la Bassa Pressione e in questo modo l’Alta delle Azzorre avrà modo di disporsi in una posizione più consona alla sua nomea.
Ma quanto sarà brusca la svolta?:
Dando credito alle ultime proiezioni, il cambio di marcia sarebbe repentino. Non giungeranno le classiche perturbazioni atlantiche, bensì una saccatura d’aria fredda che potrebbe farci assaporare i primi rigori stagionali. Addirittura in alcune Nazioni europee comparirebbe la prima neve di stagione, ovviamente a bassa quota. Si tratta di ipotesi, è vero, ma è altrettanto vero che i modelli la percorrono da giorni e sembrano aver trovato una certa sintonia in tal senso.
Focus: evoluzione sino al 18 ottobre 2012
Sabato ci aspettiamo una bella giornata autunnale, con tanto sole e poche nubi insistenti nelle regioni settentrionali. Nubi che interesseranno pianure e coste, mentre sulle Alpi dovrebbe prevalere il sereno. Segnaliamo temperature di oltre 25°C in molte città, con punte vicine ai 30°C nelle due isole. Domenica avvertiremo un cambiamento, con la perturbazione Scandinava che addosserà nubi minacciose sui confini alpini. Dal pomeriggio si verificheranno le prime precipitazioni, in graduale sconfinamento sul Triveneto e successivamente sulle Marche. Nella notte successiva, quando i venti si orienteranno da nord e caleranno le temperature, i fenomeni si propagheranno alle regioni adriatiche e lunedì avremo un po’ d’instabilità anche all’estremo sud.
I giorni successivi, sino a metà mese, saranno caratterizzati da condizioni di tempo buono o discreto. Non escludiamo un nuovo impulso d’aria fresca nelle regioni orientali, preludio probabilmente al decantato cambio circolatorio. La saccatura artica potrebbe espandersi verso l’Europa centrale sul finire della prossima settimana, coinvolgendo graduale le nostre regioni.
Evoluzione sino al 23 ottobre 2012
Si aprirebbe un periodo decisamente autunnale, con occasione per precipitazioni diffuse e persistenti. Non solo, le temperature potrebbero scendere in maniera significativa, dando modo alla prima neve di far visita alle Alpi e all’Appennino.
In conclusione.
Siamo giunti a un bivio, che separa un autunno calmo e anticiclonico da un autunno irrequieto e perturbato. La strada da percorrere non è poi così lunga e tra qualche giorno sapremo qualche direzione verrà scelta.