L’elemento saliente a breve termine.
Il breve termine sarà caratterizzata dalla presenza di sostenute correnti occidentali in seno a profonda quanto ampia depressione tra Isole Britanniche ed Islanda. Un week end estremamente variabile, che ad inizio settimana proporrà una maggiore componente settentrionale.
L’elemento saliente a medio termine.
Componente settentrionale che sarà dettata da un nucleo di aria fredda artica che si getterà verso i Balcani scorrendo sul lato settentrionale dell’alta pressione oceanica. Da questo momento in poi sussistono differenti vendute numerico-previsionali. Da un lato il modello americano GFS vede tendersi nuovamente la corda atlantica, il modello europeo ECMWF propende invece per una ulteriore spinta meridiana dell’anticiclone oceanico con alimentazione particolarmente fredda continentale al nucleo ciclonico balcanico, che potrebbe così presentarsi sulla nostra penisola portando un’intensa fase invernale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Da sottolineare come comunque entrambi i modelli siano orientati ad un sensibile raffreddamento del comparto orientale europeo, specie settore russo.
Il trend a lungo termine:
Anche se dovesse verificarsi l’ipotesi americana, con flusso zonale verso il Mediterraneo, seguiterebbe a fluire aria particolarmente fredda su tutto il comparto orientale continentale, deponendo a favore di future incursioni fredde continentali.
Elementi di incertezza:
Restano due gli elementi di maggiore incertezza. La forza ciclonica in sede atlantica, riferita soprattutto al ramo canadese del vortice polare, potrebbe inibire velleità meridiane dell’alta pressione oceanica.
Ed è qui che il modello europeo vede una minore ingerenza oceanica a favore di erosione barica mediterranea ad opera di fredde correnti nord orientali.
Fattori di normalità climatica:
Ribadiamo quanto affermato nel corso del precedente editoriale. La media delle osservazioni propenderebbe per un andamento termico sostanzialmente in linea con la media del periodo.
Tuttavia è bene sottolineare che alcune corse modellistiche propendono per quella fase invernale descritta in precedenza, con media termica abbondantemente sotto media.
Focus: evoluzione sino al 11 dicembre 2007
La prima fase previsionale è quella che ci condurrà verso l’ingresso settimanale. Avremo, dopo le piogge su isole ed al sud, un temporaneo miglioramento che sarà seguito dalla tensione della corda atlantica. Giungeranno così correnti occidentali, con addensamenti sui settori tirrenici della nostre penisola ove potranno esservi locali precipitazioni.
A seguire la rotazione delle correnti dai quadranti settentrionali dovrebbe portare un calo termico, ad inizio settimana prossima, con rapido peggioramento sulle regioni centro meridionali. Il prosieguo è avvolto dall’incertezza. Potrebbe difatti presentarsi una prosecuzione della fase mite oceanica, con settori tirrenici della penisola soggetti a nubi e qualche precipitazione. Non possiamo comunque non menzionare l’ipotesi modellistica europea, che porterebbe freddo e neve su molte zone della penisola, sotto la spinta di fredde correnti orientali.
Evoluzione sino al 16 dicembre 2007
Chiaro quindi che il lunghissimo termine dipenderà imprescindibilmente dall’evoluzione descritta pocanzi. Quel che è certo, lo ribadiamo, è il sostanziale raffreddamento del comparto russo, ove non si esclude la comparsa di un anticiclone di natura termica. Evoluzione comunque da confermare.
In conclusione.
Stiamo attraversando un periodo di transizione stagionale, è normale che in questo periodo i modelli cambino strada facilmente, percorrendo talvolta vie diametralmente opposte. Restiamo comunque alla finestra e vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.