Il giro d’Italia torna in Sardegna dopo 16 anni dalla sua ultima apparizione, nell’anno della novantesima edizione della corsa rosa. Le questioni del doping hanno dominato la cronaca anche degli ultimi giorni, con il coinvolgimento di alcuni importanti corridori, fra cui Ivan Basso, vincitore del giro dell’anno scorso, che si è reso reo confesso del tentativo di assunzione di sostanze illecite.
La partenza scatta sabato con una cronometro a squadre in partenza da Caprera, l’isola dell’arcipelago della Maddalena, per onorare la memoria di Giuseppe Garibaldi (bicentenario dalla nascita), ove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita.
La vigilia odierna è stata proprio vissuta a bordo della portaerei Garibaldi che ha ospitato la presentazione delle squadre partecipanti. Nelle due tappe di domenica e lunedì i ciclisti si spingeranno fino a Cagliari.
Il tratto della cronometro a squadre di sabato è abbastanza breve di appena 24 chilometri, e si articolerà su un percorso di particolare suggestione paesaggistica all’interno di scenari prevalentemente marini di particolare fascino, pur con alcuni interessanti saliscendi e qualche curva tecnica. L’arrivo a La Maddalena, con il traguardo posto in prossimità del porto, in via Amendola.
Dal punto di vista meteo, il sole sarà grande protagonista senza nemmeno una nube in cielo, stante il dominio stabile dell’Alta pressione in atto già da alcuni giorni, e che ha rapidamente favorito una risalita termica fino a valori praticamente estivi, come dimostrano i 28 gradi raggiunti ad Olbia quest’oggi.
Molto temuto in questa cronosquadre, persino dagli stessi organizzatori, il vento che invece non dovrebbe infastidire affatto. L’influenza marittima potrà peraltro favorire qualche grado in meno di temperatura, ma il sole implacabile sull’asfalto farà sentire con forza la propria azione. E’ attesa una lieve brezza, che tuttavia, come già anticipato, non sarà certo di particolare ostacolo per i corridori impegnati nella gara a squadre contro il tempo.
La prima tappa di domenica 13 Maggio, da Tempio a Bosa, è ben più impegnativa dalla lunghezza di 203 chilometri, e prevede un itinerario che spazierà dal mare alla montagna. Tuttavia sarà adatta principalmente alle caratteristiche dei velocisti, che dunque daranno vita al primo sprint per aggiudicarsi la sfida nel traguardo di Bosa, posto in via Alghero.
Come detto, la partenza a Tempio Pausania, nel cuore della Gallura. La carovana andrà in direzione di Sassari, passando per S.Maria Coghinas, Castelsardo e la marina di Sorso. Dopo Sassari, si giungerà ad Alghero, con la sua fantastica baia, e a seguire il tracciato propone alcune asperità verso la cantoniera di Scala Piccada con il primo Gran Premio della Montagna a Villanova Monteleone (612 metri) e l’immediato valico di Pedra Ettori (657 metri).
La fase conclusiva della tappa vedrà poi la discesa fino a Bosa, la cittadina posta in una conca sul fondo valle del fiume Temo, in vicinanza della costa. Qui si svolgeranno gli ultimi 10 chilometri del tracciato, ove entreranno presumibilmente in gioco i treni delle squadre dei velocisti in preparazione alla volata finale.
Le prime piccole fatiche del giro saranno sicuramente amplificate dal gran caldo atteso nella giornata di domenica, accompagnato da un forte soleggiamento per l’intera giornata. Le condizioni più disagevoli saranno avvertite nelle zone interne e nei rilievi di Villanova Monteleone (sede del primo G.P.M.), con qualche zona dove potrebbero persino superarsi i 30 gradi all’ombra, mentre nei tratti passanti lungo le coste il caldo sarà a tratti parzialmente addolcito dall’azione delle brezze marine.
La giornata di lunedì vedrà l’ultima tappa in Sardegna, prima del trasferimento oltre tirreno. Sarà in gran parte svolta sul territorio della provincia di Cagliari, con partenza da Barumini, località della Marmilla sulla neonata provincia del medio Campidano, ed arrivo a Cagliari, dopo 181 chilometri.
La scelta di Barumini vuole essere un omaggio alla cività sarda più antica, infatti la partenza sarà data proprio data avanti alla reggia nuragica (“Su Nuraxi”), iscritta dall’UNESCO come massima espressione della civiltà dei sardi quale Patrimonio dell’Umanità nel 1997.
Il gruppo, da Barumini, si dirigerà verso est in direzione di Nurri e Orroli (zone collinari con profilo altimetrico leggermente vallonato), e non verso sud come era ipotizzato in un primo momento. Si transiterà anche sulle zone di Escalaplano e Ballao, ove si costeggerà il Flumendosa, prima di raggiungere la zona costiera di Muravera.
Questa seconda fase della gara si svolgerà su un tracciato completamente pianeggiante passante per Castiadas e poi le coste di Villasimius, il litorale di Quartu Sant’Elena che porterà rapidamente all’estesissima spiaggia Poetto con l’ingresso nel capoluogo regionale e traguardo sul lungomare di via Roma, nei pressi del municipio, ove l’arrivo, ancora in volata, è previsto entro le ore 17.30.
Dal punto di vista meteorologico, sarà un’altra tappa contrassegnata da temperature molto alte rispetto a quelle tipiche del periodo, localmente vicine ai 30 gradi nel primo tratto. La temperatura andrà a calare di qualche grado nell’arrivo verso le zone costiere esposte al vento, da Muravera fino alla stessa Cagliari.
L’aspetto forse più interessante da analizzare riguarda proprio il vento. E’ atteso infatti soffiare un moderato scirocco, il quale potrà farsi sentire in un certo qual modo su gran parte del tratto costiero, che presenta un’ottima esposizione alle correnti provenienti dal quadrante sud-orientale.