L’elemento saliente a breve termine.
Nei prossimi giorni un’area depressionaria alimentata da aria piuttosto fredda artica si posizionerà a ridosso dell’Italia causando un calo termico consistente e precipitazioni sparse tra Adriatico e regioni Meridionali.
L’elemento saliente a medio termine.
L’aria ciclonica dovrebbe tenerci compagnia sino all’inizio della prossima settimana, con probabile formazione di un minimo di Bassa Pressione sui mari meridionali peninsulari. A seguire lo sgretolamento del blocco anticiclonico presente sull’Europa occidentale determinerebbe l’espansione delle perturbazioni atlantiche verso sudest, con coinvolgimento della nostra Penisola.
L’elemento saliente a lungo termine.
Gli impulsi perturbati atlantici potrebbero acquisire vigore a giungere nel Mediterraneo avvalendosi della frattura barica causata dall’irruzione d’aria fredda.
Il trend a lungo termine:
Le temperature dovrebbero risalire portandosi grosso modo in linea con l’andamento medio stagionale. Potrebbero esserci anche delle precipitazioni, stavolta in particolare nei versanti occidentali e tirrenici in genere.
Elementi di incertezza:
La fase invernale possiamo considerarla ormai certa, l’incertezza è ora ascrivibile all’evoluzione post irruzione fredda. Innanzitutto c’è da valutare la tenuta del blocco anticiclonico che sta causando l’allungamento del Vortice Polare. Dovremo monitorare l’attività ciclonica oceanica, che rappresenterebbe l’elemento fondamentale nel produrre quel cambio circolatorio descritto in sede di analisi a lungo termine. Le sorti del tempo peninsulari dipenderanno imprescindibilmente da questi due aspetti.
Fattori di normalità climatica:
Le temperature, per almeno una settimana, si posizioneranno su valori abbondantemente al di sotto della norma stagionale. Dopo il 20 un graduale rialzo dovrebbe invece ricondurle verso la norma stagionale.
Le precipitazioni saranno scarse, ma quel che è importante sottolineare è che si avranno le prime nevicate a bassa quota, specie nel versante Adriatico dell’Appennino. Nell’ultima decade mensile dovrebbero invece tornare le piogge, ma resta da verificare dove e in che misura.
Focus: evoluzione sino al 25 ottobre 2009
In settimana il quadro meteorologico peninsulare si tingerà d’Inverno. Mentre il tempo sarà buono al Nord e nei versanti tirrenici, sulle regioni Adriatiche e al Sud avremo condizioni di spiccata variabilità con possibilità di precipitazioni sparse che, date le temperature, potrebbero risultare nevose sui rilievi. A bassa quota sul medio versante adriatico. Variabilità anche sulle Isole, con fenomeni nelle zone più esposte alle correnti orientali o settentrionali.
Seguirebbe un temporaneo miglioramento e un graduale rialzo termico, successivamente una blanda saccatura oceanica potrebbe penetrare sul Mediterraneo causando un nuovo cambiamento.
Evoluzione sino al 30 ottobre 2009
Impulsi perturbati di origine oceanica andrebbero a enfatizzare una fase meteorologica prettamente autunnale, sia dal punto di vista delle temperature che sotto l’aspetto precipitativo.
In conclusione.
Quel che emerge da questo primo scorcio d’Autunno è l’estrema dinamicità atmosferica che sta consegnando l’Italia nelle mani di profonde anomalie climatiche.