L’elemento saliente a breve termine.
Una prima perturbazione atlantica sta giungendo in queste ore e farà da apripista a tutta una serie di impulsi perturbati che inizialmente saranno coadiuvati da correnti piuttosto miti provenienti da SE. Ci attendiamo pertanto un sensibile rialzo termico e il cuscino freddo presente in Val Padana verrà progressivamente scalzato.
L’elemento saliente a medio termine.
Successivamente una profonda depressione di origine Artica scivolerà verso sud attraverso le Isole Britanniche e portandosi a ridosso delle coste occidentali europee. Sull’Italia si attiveranno intense correnti di Libeccio, che esporranno i versanti tirrenici a condizioni di instabilità o comunque vivace variabilità. Tempo migliore sui settori adriatici e ionici, ma anche al Nord non mancheranno spazi di sereno.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il mese potrebbe concludersi con un’ampia struttura depressionaria posizionata tra le Isole Britanniche e l’Atlantico orientale.
Il trend a lungo termine:
L’Italia resterebbe sotto tiro dei vari impulsi perturbati provenienti da ovest, tuttavia potrebbero proporsi temporanee rimonte anticicloniche sul finire della prossima settimana andrebbero a determinare un temporaneo sensibile miglioramento.
Elementi di incertezza:
Vi sono alcuni aspetti che potrebbero mutare la linea evolutiva suddetta. Anzitutto diciamo che sino al 15-16 di Febbraio la situazione non dovrebbe discostarsi troppo da quanto finora descritto. Il dopo vedrebbe invece concretizzarsi alcuni scossoni barici a livello Continentale. Sussiste la concreta possibilità che si formi un’area di Alta Pressione sul Polo, con nuovo disturbo al Vortice Polare. Non è da escludere che il ramo siberiano possa muoversi verso ovest, direzione Europa centro settentrionale e orientale. Inoltre si potrebbe creare le condizioni ideali per la formazione di un blocco anticiclonico in Atlantico, che andrebbe a favorire un avvicinamento dell’eventuale massa gelida verso il Mediterraneo. Attualmente si tratta di ipotesi, che andranno pertanto vagliate nei prossimi aggiornamenti. Anche perché qualora dovessero concretizzarsi non è detto che in Italia si abbiano dei riscontri.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando i diversi diagrammi termici peninsulari, notiamo una sensibile risalita delle temperature nel breve-medio periodo. Valori che dovrebbero portarsi al di sopra della norma, per poi ridiscendere verso la media nel corso della prossima settimana.
Per quel che concerne le precipitazioni, poche le novità. Dovrebbero infatti persistere sino a fine Febbraio, coinvolgendo gran parte d’Italia e determinando, probabilmente, diffusi surplus pluviometrici.
Focus: evoluzione sino al 28 febbraio 2010
L’intera settimana sarà condizionata dal transito di diverse perturbazioni che causeranno maltempo diffuso e localmente intenso. Si prevedono abbondanti precipitazioni e almeno in un primo momento sul Nordovest la neve cadrà sino a bassa quota. A seguire, il rialzo termico che prima avrà raggiunto le altre regioni in modo consistente, si propagherà anche su queste zone.
Come detto precedentemente, sino a fine mese è assai probabile che il tempo in Italia venga governato dalla circolazione atlantica, ragion per cui proseguirebbero i transiti perturbati intervallati da temporanee onde stabilizzanti.
Evoluzione sino al 05 marzo 2010
Nella prima settimana di Marzo potrebbero manifestarsi importanti cambiamenti. Il freddo andrebbe infatti a riconquistare prepotentemente parte dell’Europa e noi andremo nei giorni a valutare se tale ipotesi andrà a condizionare il tempo sin sull’Italia.
In conclusione.
L’Inverno, dal punto di vista meteorologico, potrebbe terminare all’insegna del tempo brutto ma con clima mite. Certamente su vaste aree del Continente e al Nord verrà rammentato a lungo e non scordiamoci che anche su altre località peninsulari si sono avute delle nevicate che potremmo definire “storiche”. Non tanto per accumuli o durata, quanto per i tempi di ritorno pluridecennali.