L’elemento saliente a breve termine.
E’ giunta un’intensa perturbazione oceanica che sta determinando un severo peggioramento delle condizioni meteo. Bassa Pressione che nelle prossime 48 ore traslerà verso lo Ionio favorendo un aumento della pressione nei settori occidentali peninsulari.
L’elemento saliente a medio termine.
Aumento pressorio dettato da un nucleo di Alta Pressione in affermazione sull’Europa occidentale, in parziale estensione verso la Penisola Scandinava. Lungo il bordo orientale della struttura stabilizzante ecco scorrere aria fredda proveniente dalla Russia europea e annessa a un nucleo gelido in rotta verso il Centro Europa. Evoluzione anticiclonica da seguire pazientemente e attentamente, così come si dovrà prestare attenzione all’attività ciclonica oceanica che ad oggi viene vista ancora forte.
L’elemento saliente a lungo termine.
Stilare una previsione affidabile, alla luce degli eventi stratosferici che abbiamo descritto nel corso degli ultimi editoriali, appare impresa ardua. Non possiamo infatti trascurare il fatto che i principali Global Models, ad ogni aggiornamento, mostrano scenari long-range differenti.
Il trend a lungo termine:
Volendo mediare quanto osservabile stamane, si potrebbero intensificare le correnti orientali con retrogressioni gelide dalla Russia. Sempre in Russia sembra affacciarsi prepotentemente l’Anticiclonico Siberiano, mentre sembra mancare la propulsione azzorriana verso nord. La mancanza di blocchi oceanici, in grado di inibire l’azione depressionaria atlantica, vedrebbe quindi la prosecuzione della fase zonale in contrasto con le gelide correnti continentali.
Elementi di incertezza:
Evidente che l’incertezza previsionale derivi dallo stravolgimento accaduto in sede stratosferica. Ai piani alti dell’atmosfera è avvenuto un riscaldamento record che ha portato alla formazione di un potente anticiclone e conseguente suddivisione del Vortice Polare in due lobi.
La propagazione ai piani bassi sta avvenendo lentamente e non è dato sapere, almeno ad oggi, se verranno a crearsi le condizioni ideali per colate di aria gelida in direzione del Mediterraneo. Appare assai probabile l’avvento del gelo in talune aree del Continente, in modo particolare nella Russia europea e probabilmente in Scandinavia. Qualora dovesse inibirsi l’azione ciclonica oceanica, ecco che le occasioni fredde si moltiplicherebbero anche per il Mediterraneo.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i vari diagrammi termico-barici è possibile notare un andamento delle temperature sostanzialmente in linea con l’andamento medio stagionale. Avremo un calo nel medio periodo, causa le correnti orientali descritte in analisi evolutiva, poi una nuova ripresa dettata dalle correnti occidentali. Nel lungo termine appare invece un’estrema incertezza e non è possibile spingersi oltre i primi giorni di Febbraio.
Le precipitazioni, dopo la temporanea pausa del fine settimana, potrebbero riprendere a inizio Febbraio sotto i colpi del flusso umido oceanico.
Focus: evoluzione sino al 08 febbraio 2009
La fase di maltempo che ci sta investendo resisterà sino alla giornata di mercoledì e si concentrerà essenzialmente al Centro Sud e nelle Isole, ove avremo ancora rovesci, molto vento e nevicate sui rilievi. Al Nord assisteremo a un progressivo miglioramento per via dell’allontanamento della Bassa Pressione in direzione dello Ionio.
Poi avremo il rinforzo di un campo di Alta Pressione che porterà bel tempo sui versanti tirrenici e al Nord, con gelate e nebbie. In Adriatico potranno esservi nuvole e deboli nevicate per le correnti fredde nord orientali. Tempo variabile al Sud e Isole. Seguirebbe l’ingresso di una nuova perturbazione oceanica che porterebbe un altro peggioramento, ma ecco che alla fine della prima settimana del mese si potrebbe concretizzare un graduale calo termico per l’intensificazione di un flusso freddo settentrionale.
Evoluzione sino al 13 febbraio 2009
Non è da escludere che la formazione di un blocco anticiclonico oceanico possa sospingere aria gelida continentale, annessa al ramo polare siberiano, in direzione dell’Europa centro settentrionale. Da valutare, eventualmente, le influenze sulle nostre regioni.
In conclusione.
Avvio di settimana che segue le linee evolutive analizzate nel corso della precedente. Un Febbraio che si potrebbe rivelare ricco di fredde sorprese.