Previsione valida per il periodo 20 febbraio/24 febbraio (affidabilità alta 70%)
Configurazione barica generale: previsto il transito di un blando sistema ciclonico oceanico, responsabile di condizioni meteo instabili. A seguire un’area ciclonica tra penisola iberica e nord Africa enfatizzerà una spinta dinamica subtropicale in direzione del Mediterraneo centrale.
Stato del cielo: inizialmente avremo condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso un po’ su tutte le regioni, nuvoloso su alcune zone del centro sud, versante tirrenico, e delle isola maggiori. A seguire rapido miglioramento con repentina attenuazione della copertura nuvolosa.
Avremo precipitazioni?: nelle prossime 48 ore attesi deboli fenomeni su regioni centro meridionali e isole, in alcune aree del sud locali rovesci. Segue un netto miglioramento con cessazione della fenomenologia.
Andamento termico: le temperature sono attese in costante aumento, in modo particolare nel week end quando toccheranno valori diurni prettamente primaverili.
Linee di tendenza per il periodo compreso tra il giorno 25 febbraio e il 28 febbraio (affidabilità media 50%)
Configurazione barica generale: la presenza anticiclonica subtropicale dovrebbe subire un netto ridimensionamento ad opera di estensione ciclonica iberica verso levante. Tale azione di disturbo dovrebbe portare una nuova fase instabile verso il Mediterraneo centrale.
Stato del cielo: inizialmente il cielo dovrebbe presentarsi sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni, seguirebbe un aumento della copertura medio alta ad iniziare dal nordovest e la Sardegna, successivamente nuvolosità più compatta dovrebbe andare ad interessare un po’ tutta la penisola.
Possibili precipitazioni: il clima secco dettato da presenza anticiclonica nord africana dovrebbe lasciare posto ad una ripresa precipitativa di stampo oceanico, con deboli fenomeni, localmente rovesci, indirizzati in particolar modo ai versanti tirrenici peninsulari.
Profilo termico: temperature che non dovrebbero subire particolari variazioni, salvo un generale calo sia per maggiore influenza umida oceanica che per presenza di copertura nuvolosa diffusa.
Extreme forecaste, uno sguardo dal 29 al 02 marzo (affidabilità bassa 30%)
Disposizione barica continentale: il graduale indebolimento ciclonico polare in sede canadese potrebbe favorire una parziale estensione meridiana dell’alta pressione azzorriana.
Risvolti configurativi sull’Italia: si nota, in ingresso di primavera meteo, la dinamicità dettata da scambi meridiani di calore. Dinamica che potrebbe portare l’ingresso di una saccatura nord atlantica sui settori centro occidentali del Mediterraneo.
Stato del cielo: cielo che si manterrebbe parzialmente nuvoloso su tutte le regioni e che potrebbe proporre un ulteriore incremento della copertura, diffusa, nei primi giorni del mese di marzo.
Possibili precipitazioni: gli ultimi giorni di febbraio dovrebbero proporre condizioni di clima sostanzialmente secco, mentre ad inizio marzo nuovi fenomeni, stavolta per fase instabile più intensa, potrebbe affacciarsi su versanti occidentali peninsulari.
Le temperature: i valori termici potrebbero far registrare un lieve ma progressivo calo, fino a portarsi sostanzialmente in linea con le medie stagionali.
Analizziamo infine il diagramma termico-barico relativo alla città di Roma. L’osservazione dei due parametri mette in evidenza, esplicitamente, l’evoluzione sinora descritta. Sia che si faccia riferimento alla quota di 500 hPa, sia che ci si riferisca agli 850 hPa.
Prendendo in considerazione quella inferiore possiamo notare come il breve termine proponga un ingresso anticiclonico subtropicale in grande stile, testimoniato dall’impennata sia dei valori termici che delle altezze di geopotenziale.
Dal 25 del mese evidenziamo invece un progressivo cambio circolatorio. I valori di geopotenziale tendono a diminuire progressivamente, sensibilmente nei primi giorni del mese di marzo. Le temperature seguiranno un simile andamento, tuttavia nettamente smorzato. Valore termici in lieve calo, ma che non dovrebbe scendere al di sotto delle medie stagionali. Una fase, questa ultima, che confermerebbe quel peggioramento atteso tra fine febbraio e inizio marzo, la cui entità andrà chiaramente valutata nel tempo.