Sperare che qualcosa cambi, a questo punto, è pura utopia. Il compito di diramare allerte meteorologiche spetta alle autorità competenti, a noi spetta quello di fornire uno strumento utile affinché si possano prevenire, ed eventualmente scongiurare, determinati accadimenti. Certo è che anche le ultime proiezioni lasciano poco spazio all’ottimismo. Nelle regioni Settentrionali pioverà tanto, anzi, tantissimo. Alcune zone riceveranno accumuli spropositati e siamo quasi certi che si riproporrà l’annoso problema del dissesto idrogeologico.
L’Atlantico, rispettando le consegne, ha atteso Novembre per imprimere l’accelerazione decisiva. Recentemente abbiam scritto sull’incremento della frequenza degli eventi alluvionali, specie nell’ultimo decennio. Eppure, procedendo a ritroso nel tempo, troviamo un episodio devastante. Episodio che abbiam scelto di citare perché la configurazione barica che va realizzandosi è incredilmente simile a quella che nel 1994 causò la tremenda alluvione della Valle del Tanaro. All’epoca, in pochi giorni, caddero in alcune aree più di 500 mm di pioggia. Il Po, il Tanaro e i vari affluenti esondarono causando una delle più dure alluvioni in epoca recente.
Osservando le mappe indicanti i quantitativi di pioggia nell’arco delle 24 ore – quelle che per intenderci utilizziamo come allegati all’articolo – abbiamo stabilito che tra venerdì e lunedì potrebbero effettivamente cadere – ovviamente non ovunque – quantitativi simili a quelli indicati pocanzi. Le aree più a rischio, al momento, sono: il nord e la parte occidentale del Piemonte, le zone meridionali valdostane, la Liguria di Ponente e la fascia prealpina. Va detto che, vista la risalita d’aria caldo-umida in seno allo Scirocco, la quota neve registrerà un repentino rialzo attestandosi ben oltre i 2000 m.
La causa che spingerà le piogge a cadere con insistenza in alcune regioni è il ben noto “blocco anticiclonico” sull’Europa orientale. L’azione erosiva non sarà tale da indurne uno spostamento rapido e risolutivo. Avverrà lentamente e sarà testimoniato dall’estensione delle piogge alle regioni Centro Meridionali.
La propagazione avverrà tra sabato e domenica, ma continuerà a piovere anche nelle giornate di lunedì e martedì. Fortunatamente sembra che in avvio di settimana si possa verificare una graduale attenuazione delle precipitazioni.
Le temperature, sotto l’incessante ventilazione meridionale, registreranno un aumento soprattutto nei valori minimi. Le massime, invece, saranno condizionate da nubi e precipitazioni tuttavia ciò non toglie che quasi ovunque si avranno valori al di sopra della norma stagionale.