Beh, che dire? Elementi di discussione ce ne sarebbero pochi. Ridotti al minimo da quello che per molti rappresenta lo spauracchio degli ultimi anni: l’Anticiclone africano. Fortunatamente non siamo ancora d’Estate, altrimenti ci saremo trovati dinanzi a valori termici spossanti. Forse si sarebbero superati i 35 gradi e raggiunti persino i 40!
Invece no. Siamo in Primavera, agli esordi stagionali. E parlar di 25-26 gradi fa un certo effetto. Temperature che si toccheranno in svariate località peninsulari. Da Nord a Sud. Il fatto che sia Aprile, che comincerà domani, non toglie che l’ondata di caldo possa assumere connotati d’eccezionalità. Anche perché analizzando i Modelli, la via d’uscita appare distante. E’ vero, forse ci sarà una forte crisi temporalesca nelle regioni del Nord Italia e qualche nube si propagherà alle restanti regioni. Ma potrebbe trattarsi di una breve parentesi.
Parentesi destinata a chiudersi fin da martedì, quando sembra che un’altra saccatura vada ad approfondirsi in Atlantico fornendo linfa vitale al promontorio africano.
Andiamo con ordine. Domani ed ancor più sabato e domenica, saranno giorni caratterizzati da cieli sereni o poco nuvolosi. Rispetto a quanto scritto ieri, sembra però che sui rilievi possa esserci una maggiore cumulogenesi. La ragione? Ovviamente l’intenso riscaldamento diurno. Le nubi torreggianti dovrebbero svilupparsi maggiormente sulle Alpi e nelle aree montane dell’Appennino centrale. Non è escluso che possano generare qualche piovasco, o degli scrosci di pioggia.
Tra venerdì e sabato, peraltro, parziali annuvolamenti fatti di nubi alte e sottili dovrebbero manifestarsi anche sulle Prealpi e in talune aree della Val Padana. Ma nulla più.
Torniamo sulle temperature. Cominceranno a salire domani, in maniera significativa al Centro Nord. Verranno raggiunti valori di 23-24, anche 25 gradi. Poi sarà la volta del Sud e delle Isole. La parte meridionale peninsulare registrerà effetti in una fase successiva perché inizialmente avremo un’asse anticiclonico disposto da Sudovest verso Nordest. Quando invece si impossesserà dell’intero Stivale, allora sì che il caldo rappresenterà l’elemento comune.
E lunedì? Che accadrà? E’ confermata l’intrusione d’aria umida atlantica. Raggiungerà il Nord, creando i presupposti per un’evidente crisi temporalesca. Temporali che dai rilievi si propagheranno verso le pianure e in qualche tratto costiero. Non è da escludere la possibilità di qualche pesante grandinata.
La nuvolosità, perlopiù medio alta, si dirigerà prima al Centro e infine al Sud. Una discreta cumulogenesi è probabile venga innescata anche lungo la dorsale appenninica, associata a lievi episodi instabili. Quel che più conta è che per circa 24 ore si avrà un lieve ridimensionamento delle temperature. Principalmente al Centro Nord.