Instabilità al capolinea:
la depressione transitata in questo primo scorcio di settimana si sta allontanando. Attualmente è ubicata tra lo Ionio e l’Egeo, laddove continua ad apportare condizioni di marcata instabilità. Sull’Italia si percepiscono quelli che possiamo considerare gli effetti collaterali, ovvero una sostenuta ventilazione settentrionale che penalizza maggiormente le regioni adriatiche e del sud. Da ovest, nel frattempo, avanza di gran carriera l’Anticiclone delle Azzorre.
Estate pronta a esplodere:
è da tempo che l’Alta oceanica non mostrava una vigoria così convincente. Si discuterà, a breve, del crescente apporto caldo subtropicale e vi daremo spiegazione del perché potrebbe affluire aria piuttosto calda dal nord Africa. Per ora limitiamoci a considerare il consolidamento del bel tempo come una manna dal cielo. Dopo una primavera estremamente piovosa – specie al nord – e le ultime sfuriate fredde, un po’ di caldo non può far che piacere.
La situazione in Europa:
a dispetto dei devastanti episodi temporaleschi degli ultimi giorni, la situazione sta migliorando anche laddove le piogge delle ultime settimane hanno causato devastanti alluvioni. Va detto che i temporali suddetti rientrano nella normalità delle cose, siamo in un periodo nel quali i contrasti termici tra l’aria calda che comincia ad affluire da sud e le infiltrazioni atlantiche dominano la scena. E’ probabile che anche la prossima settimana sentiremo parlare di manifestazioni atmosferiche di estrema violenza, specie nei settori occidentali del Continente.
Dall’Azzorre all’Africano:
è il passaggio di testimone che dovrebbe avvenire nei primi giorni della prossima settimana, quando ci aspettiamo un ulteriore rialzo delle temperature. A tal proposito abbiamo dato uno sguardo alle proiezioni termiche dei principali modelli e abbiamo riscontrato valori piuttosto elevati alla quota isobarica di riferimento di 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine). Dovrebbe affacciarsi, stante gli ultimissimi aggiornamenti, l’isoterma +20°C, il ché significa che a livello del suolo potrebbero registrare picchi di 35°C e oltre nelle aree a clima continentale. Lungo le coste, invece, le mitiganti brezze marine dovrebbero assicurare un clima più godibile anche perché i nostri mari hanno una temperatura superficiale inferiore alle medie del periodo. Per intenderci, l’acqua è ancora fredda.
Sarà stabilità duratura?:
Probabilmente sì. Ne discutemmo nel precedente editoriale, evidenziando la possibilità che l’Anticiclone potesse accompagnarci verso l’ultima settimana di giugno. Ipotesi rafforzata dalle ultime proiezioni dei modelli, anche perché la depressione che dovrebbe invadere la Penisola Iberica – e responsabile della risalita d’aria calda dal nord Africa – non sembrerebbe avere la forza necessaria per demolire il muro di sbarramento altopressorio.
Qualche cenno di cambiamento a fine mese:
più che un vero e proprio cambiamento, parrebbe smorzarsi l’entità del caldo ad opera di infiltrazioni d’aria relativamente fresca proveniente dall’Atlantico. Il ché, se confermato, andrebbe a ripristinare una certa instabilità diurna a ridosso dei rilievi e nelle zone interne. Sulle coste, invece, dovrebbe proseguire la fase di tempo stabile ma in un contesto termico più consono al periodo.
Focus: evoluzione sino al 25 giugno 2013
Fin da giovedì assisteremo ad un ulteriore miglioramento delle condizioni meteorologiche. La pressione è in fase di crescita, soprattutto nelle regioni tirreniche e settentrionali. Al nord, tuttavia, venerdì potrebbero esplodere violenti temporali in propagazione verso le pianure. La causa è imputabile a degli spifferi d’aria fresca che andranno a lambire l’arco alpino.
Seguirà un ulteriore consolidamento dell’Anticiclone, che avvalendosi del caldo supporto subtropicale traghetterà verso il nostro Paese masse d’aria calda dal nord Africa. Si prefigura un’ondata di caldo di moderata entità, che come detto potrebbero condurre i termometri attorno ai 35°C. Scenario che potrebbe tenerci compagnia per tutto lo step previsionale.
Evoluzione sino al 30 giugno 2013
Il bel tempo sembrerebbe destinato a proseguire anche negli ultimi giorni di giugno, ma in un quadro termico più consono al periodo proprio a causa di quelle infiltrazioni d’aria relativamente fresca che andrebbero a smantellare la calda componente subtropicale dell’Anticiclone.
In conclusione.
Ci siamo, l’estate dopo le tribolazioni iniziali sta per venire a trovarci. E potrebbe rivelarsi una visita duratura, ma dopotutto siamo a giugno ed è normale che sia così.