Fase temperata:
le miti correnti Atlantiche stanno incrementando le temperature. Un rialzo significativo soprattutto nelle regioni di ponente, ma che presto si propagherà al resto d’Italia. Al Nord, data la circolazione secca in discesa dalle Alpi, verranno spazzate via le nebbie e diminuirà la concentrazione di polveri sottili.
Cambio circolatorio in vista:
osserviamo, da diversi giorni, alcune sostanziali modifiche all’impianto circolatorio che ha caratterizzato la prima fase stagionale. Le correnti zonali, quelle che per intenderci da ovest verso est, potrebbero registrare un rallentamento determinato dal graduale indebolimento del Vortice Polare. Una maggiore ondulazione del getto d’aria in uscita dal Canada potrebbe favorire scambi meridiani più pronunciati e il conseguentemente inserimento di aree cicloniche più insistenti nel Mediterraneo centro occidentale.
Tornano le piogge?:
Considerando che la siccità persiste da mesi in molte aree peninsulari, la si può considerare un’ottima notizia. Ma qual è la causa? L’abbiamo descritta pocanzi, ovvero una meridianizzazione delle correnti d’alta quota che potrebbe sfociare con l’arrivo di una saccatura dal nord Atlantico. Data la traiettoria d’ingresso, da ponente, verrebbero coinvolte anche le regioni Settentrionali. Quando? Dalla prossima settimana.
L’indebolimento del Vortice Canadese:
la vorticità del lobo Canadese del Vortice Polare è l’elemento che ha provocato i ben noti stravolgimenti modellistici. La velocità del getto d’aria in uscita da quelle zone ha fatto sì che le velleità meridiane dell’Alta Pressione delle Azzorre venissero sopite sul nascere. Di contro i tentativi d’irruzione Artica non sono andati a buon fine, o perlomeno non hanno raggiunto l’Italia. Il prossimo dovrebbe verificarsi tra martedì e mercoledì prossimi, ma vista l’invadenza anticiclonica non è escluso che anche stavolta possa essere dirottata sui Balcani e lambirci appena.
E l’Inverno?:
Beh, in molti si saranno stufati di sentirsi promettere l’arrivo del freddo e poi vederlo scomparire. Tuttavia è innegabile che alcuni tasselli vanno disponendosi in modo tale da determinare un cambio configurativo sostanziale. Dalla prossima settimana osserveremo un rialzo della pressione sull’Artico Canadese, un tentativo di affermazione anticiclonica sulla Penisola Scandinava e una maggiore espansione dell’alta pressione russa verso ovest.
Seconda fase invernale dinamica:
il mese di Febbraio, senza escludere gli ultimi giorni di Gennaio – i più freddi dell’anno – sembrano orientarsi verso una maggiore vivacità atmosferica e il freddo continentale pare destinato ad espandersi sull’Europa centro orientale. E’ da valutare, lo faremo in altre sedi, se parte di quel freddo sarà in grado di raggiungerci.
Focus: evoluzione sino al 02 febbraio 2012
Sabato e domenica saranno giornate miti e soleggiate, salvo nubi irregolari su Isole e più compatte sulle Alpi di confine ove peraltro insisteranno copiose nevicate. In avvio di settimana registreremo una diminuzione delle temperature a causa del ritorno dei venti freddi settentrionali e in seguito si potrebbe aprire una fase perturbata che andrebbe a riportare piogge e nevicate anche nelle regioni del Nord Italia.
L’ingresso della saccatura nord Atlantica libererà, probabilmente, uno spazio per il rilancio meridiano dell’Alta delle Azzorre. Nel contempo potrebbe strutturarsi una figura anticiclonica sulla Penisola Scandinava, in connubio con quella Russa appena più ad est. Aria gelida inizierebbe ad avvicinarsi ai Balcani e non è escluso che qualche spiffero riesco ad inserirsi nel Mediterraneo a seguito del richiamo operato dall’area ciclonica.
Evoluzione sino al 07 febbraio 2012
La prima parte di Febbraio sembra orientarsi verso condizioni meteo prettamente invernali, ma gli effetti in termini di temperature e precipitazioni dovranno essere attentamente valutati.
In conclusione.
E’ probabile che la seconda metà dell’Inverno possa riservare alcuni interessanti punti di discussione. Quel che è certo, al momento, è che l’impianto configurativo che ha tenuto a bada il freddo per più d’un mese verrà meno.