Si volta pagina:
possiamo dirlo: l’inverno è terminato. Sembrerebbe un paradosso, ma viste le condizioni meteorologiche registrate nell’arco delle festività pasquali è un’affermazione a dir poco calzante. Il freddo ha abbandonato anche le regioni meridionali, lasciando strada ad un netto rialzo delle temperature. Freddo che ha lasciato in eredità valori minimi piuttosto bassi, tanto che di notte i termometri continuano ad avvicinarsi diffusamente alla soglia dello zero. Ora però, come scritto, ci si appresta a voltare pagina. L’Alta Pressione è venuta a trovarci e sembra avere tutta l’intenzione di stabilirsi per lungo tempo.
Stabilità primaverile:
era inevitabile: prima o poi avremmo avuto a che fare con rimonte anticicloniche durature. La prima pare sia alle porte, o almeno questo è quel che lasciano intendere un po’ tutti i modelli. Ma è bene non abbassare la guardia, perché aprile – lo si è visto – è capace di mutare volto in men che non si dica. E in effetti, analizzando con dovizia di particolari le proiezioni modellistiche, accenni in tal senso non mancano di certo.
La configurazione barica:
motivare la suddetta affermazione è relativamente semplice: le depressioni atlantiche, pur in evidente difficoltà, azioneranno manovre erosive costanti nei confronti del fianco occidentale anticiclonico. Avremo un promontorio incastonato sostanzialmente tra circolazioni cicloniche importanti: le depressioni oceaniche ad ovest e le ultime incursioni fredde ad est.
Ed ecco i temporali:
pur mostrandosi coriacea, la struttura anticiclonica dovrà comunque fronteggiare sbuffi d’aria instabile. Prima da est, poi da ovest. L’inserimento in quota accenderà la miccia temporalesca, alimentata dal crescente carburante diurno. I primi temporali li osserveremo, molto probabilmente, nelle giornate di domenica e lunedì. Altri potrebbero subentrare sul finire della prossima settimana e c’è il rischio di manifestazioni atmosferiche particolarmente violente qualora alcune manovre bariche dovessero effettivamente realizzarsi.
Il primo caldo di stagione:
tralasciando le temperature eccezionalmente alte intervenute tra fine marzo e inizio aprile, nei prossimi giorni avremo modo di apprezzare i primi caldi di stagione. Da mercoledì in poi le massime potrebbero raggiungere diffusamente punte di 25°C e oltre. Non solo. Anche le minime registreranno aumenti sostanziali: pensate, localmente cresceranno – rispetto ad oggi – di oltre 10°C. Insomma, la primavera ci mostrerà il suo lato “estivo”.
Focus: evoluzione sino al 23 aprile 2015
Si prospetta un weekend all’insegna del bel tempo, con sole prevalente da nord a sud. Occhio alla giornata di domenica, perché nubi convettive piuttosto imponenti potrebbero generare dei temporali pomeridiani. Dove? Presumibilmente lungo la dorsale appenninica, in Sardegna e sui rilievi del Piemonte. Tale scenario si riproporrà nella giornata di lunedì, mentre a seguire avremo una maggiore stabilità e il forte rialzo termico di cui s’è già discusso.
L’Alta Pressione potrebbe traghettarci all’interno dell’ultima decade mensile, ma dovremo prestare attenzione ad eventuali inserimenti ciclonici in quota. Quelle che in gergo definiamo “gocce fredde” potrebbero sconvolgere i piani anticiclonici e dar luogo a fasi temporalesche davvero imponenti.
Evoluzione sino al 28 aprile 2015
L’ultima fase di aprile potrebbe proporci condizioni di maggiore instabilità. Il graduale invecchiamento dell’Alta Pressione, assolutamente normale, dovrebbe facilitare l’inserimento di perturbazioni atlantiche più organizzate. Potrebbero addirittura giungere dal nord Atlantico, favorendo rinfrescate a dir poco inaspettate.
In conclusione.
Dopo l’estremo dinamicità primaverile delle settimane passate, ecco che la stagione sta per mostrarci il suo volto più clemente. Ma siamo così certi che durerà a lungo?