L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una settimana governata da moderata instabilità per permanenza di area depressionaria in quota tra Mediterraneo Centrale ed orientale. Colpite dalla precipitazioni le regioni del Centro Sud, sostanzialmente a secco quello Settentrionali, salvo locali fenomeni ad Est.
L’elemento saliente a medio termine.
Instabilità che potrebbe lasciar posto ad un deciso miglioramento delle condizioni meteo a fine mese, per ingresso anticiclonico a supporto subtropicale in quota. Causa il rafforzamento del ramo candese del Vortice Polare che potrebbe assumere forma ellitica con asse principale Islanda-Oceano Atlantico.
L’elemento saliente a lungo termine.
Lungo termine che pare destinato a non subire sostanziali modifiche dal punto di vista della configurazione berica. Ramo candese del Vortice Polare assai attivo, con ondulazioni oceaniche più o meno pronunciate da Ovest verso Est.
Il trend a lungo termine:
Un trend votato ad una maggiore dinamicità ma che nel contempo andrebbe ad enfatizzare eventuali fenomeni. Dopo il suddetto miglioramento, che potrebbe protrarsi fin verso l’inizio della primavera meteo, alla conclusione della prima settimana di marzo potrebbe invece prender corpo un nuovo ingresso instabile sul Mediterraneo Centro orientale.
Elementi di incertezza: Paiono trovare sostanziale concordanza i principali modelli di previsione, delineando uno scenario meteorologico all’insegna dell’influenza atlantica.
Molto dipenderà tuttavia dall’effettiva tenuta del Vortice Polare in sede canadese. Il passaggio da una stagione alla successiva dovrebbe teoricamente portarne l’indebolimento, con maggiori scambi di calore in senso meridiano. Evoluzione comunque non ancora identificabile.
Fattori di normalità climatica:
Qualora dovesse verificarsi il predetto sceario, proseguirebbe un trend termico orientato verso anomalie in senso positivo. Specie a fine febbraio.
Considerando comunque l’ingresso della stagione primaverile, tali anomalie potrebbero leggermente limarsi approssimandosi verso la normalità.
Focus: evoluzione sino al 04 marzo 2007
Primo step previsionale che sarà segnato da condizioni di spiccata variabilità su tutto il Centro Sud, con ripetute occasioni per precipitazioni localmente di moderata intensità. Nel weekend si potrebbe registrar un calo termico, maggiore sui settori Adriatici dove la quota neve potrebbe scendere fin verso i 1200 m in Appennino Centrale, 1400-1500m in Appennino Meridionale. Al Nord tempo sostanzialmente stabile, salvo addensamenti e locali precipitazioni su settori orientali.
Tra la fine del mese e l’inizio di marzo un promontorio stabilizzante proveniente dal basso Mediterraneo potrebbe invero portare ad un netto miglioramento delle condizioni meteorologiche su tutta la Penisola. Anticiclone che potrebbe avvalersi di un contributo mite subtropicale in quota, con ripresa termica su valori oltre le medie stagionali. Tornerebbero le nebbie nelle pianure e valli del Centro Nord.
Evoluzione sino al 09 marzo 2007
Confermando quanto detto in sede d’analisi barica, l’ondulazione della corda oceanica potrebbe portare all’ingresso di correnti instabili a conclusione della prima settimana di marzo. Tuttavia lo scenario rappresenta una linea di tendenza da conferamre o smentire nel corso dei prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
Alla luce di quanto proposto, l’inverno 2006/2007 potrebbe definitivamente considerarsi archiviato. Una stagione avara di normalità, segnata da una prima parte secca e piuttosto mite, una seconda altrettanto mite ma relativamente piovosa. Specie al Centro Sud. Andamento primaverile segnato? Staremo a vedere.