Il Settembre che non t’aspetti. Non sulla carta, perché è bene rammentare che siamo in Autunno ed è normale che giungano perturbazioni. Ci sarebbe da discutere sull’entità dei peggioramenti, che mai come negli ultimi anni hanno destato così tanti patemi. Ogni ingresso perturbato si risolve in nubifragi e alluvioni: Nord, Centro, Sud. Senza distinzione. Capita così che la prima perturbazione atlantica abbia causato danni in Liguria, nelle Marche, sull’Emilia Romagna, in Campania, in Calabria. E non è ancora finita! Anche oggi c’è il rischio che tra i tanti temporali alcuni possano scaricare ingenti quantità d’acqua. Ci auguriamo di no, perché un po’ di sole aiuterebbe il suolo a smaltire la troppa pioggia caduta nelle ultime 72 ore.
Le buone notizie però ci sono. Le schiarite che ora stanno ripulendo i cieli del Nord Italia si propagheranno, anche se a fatica, alle altre regioni. Stavolta sarà per merito di una propaggine anticiclonica che verrà dalla Spagna, laddove agirà una struttura stabilizzante ben più efficace. Trattasi dell’Anticiclone delle Azzorre, che però non sarà in grado d’affermarsi come magari si spererebbe. La ferita creatasi a seguito dell’ingresso perturbato è molto profonda e non guarirà del tutto. La prossima settimana attrarrà a sé un altro nucleo d’aria fredda, che dall’Europa centro orientale scivolerà a sud dirigendosi sull’Italia Meridionale.
Frattanto domani ci sarà ancora modo per osservare gli effetti della circolazione fresca e instabile in auge. Le correnti da nord spireranno un po’ dappertutto, anche se in parte s’attenueranno. Farà fresco, soprattutto di sera, la notte e all’alba. Toccherà coprirsi un po’ e in diverse zone del Sud ci saranno così tante nubi che anche durante il giorno il clima non sarà poi così gradevole. Si intuisce che le regioni ove si avranno altri apporti precipitativi saranno Puglia, Basilicata, Calabria e Campania. Rispetto ad oggi si avrà una maggiore instabilità diurna, però non saranno coinvolte soltanto le zone interne o le montagne. No. Le correnti favorevoli propagheranno degli acquazzoni in qualche tratto costiero.
Il tempo si manterrà variabile anche nelle Centrali Adriatiche, con possibilità di residue precipitazioni sulle coste abruzzesi e molisane. Andrà meglio su Toscana, Umbria, Lazio, al Nord e in Sardegna. Prevarranno le schiarite e le nuvole che si formeranno in vicinanza dei rilievi risulteranno meno minacciose. Minaccia temporalesca che resterà viva sulla Sicilia, coinvolgendo maggiormente la fascia settentrionale.
E siamo a domenica. Senz’altro sarà la giornata migliore. Si concretizzerà il tentativo anticiclonico con la propaggine atlantica in spinta sui bacini di ponente. Si attenueranno i venti e si avranno residui rinforzi settentrionali principalmente al Sud Italia. Il maggiore soleggiamento favorirà un rialzo termico diffuso, percepibile soprattutto nelle massime. Forse vi starete domandando se nel pomeriggio si formeranno temporali. La risposta è sì. Ci saranno nubi torreggianti su tutti i rilievi, però il rischio maggiore si avrà sull’Appennino meridionale.
In apertura abbiam detto che le schiarite domenicali avrebbero rappresentato una tregua. Beh, lunedì si avvicinerà rapido un nuovo nucleo d’aria fresca, la cui azione si tradurrà in un peggioramento al Nord Italia. Il Nordovest sarà coinvolto da una maggiore nuvolosità e precipitazioni più vivaci, mentre il Triveneto registrerà un incremento dell’instabilità in montagna. Rovesci anche su Alta Toscana e sui rilievi dell’Appennino centro meridionale.
Il nucleo freddo verrà a trovarci martedì e scivolerà verso sud, posizionandosi sull’Italia Meridionale. Ovviamente si avranno importanti ripercussioni sul tempo, che andrà peggioramento su buona parte del Centro Sud e nelle due Isole. Si tratterà perlopiù di una marcata instabilità associata a precipitazioni in forma di rovescio o temporale. La presenza della massa d’aria fresca e instabile avrà delle ripercussioni anche nelle giornate successive, mantenendo vivi acquazzoni e qualche temporale in zone interne e rilievi. Le temperature, dopo il rialzo domenicale, subiranno un’altra diminuzione. Stavolta non sarà così marcata come la flessione attuale.