Le prospettive anticicloniche, apparse nei modelli a fine luglio, stanno confermando quanto di buono apparve all’epoca. In tanti dimostrarono scetticismo, ritenendo impresa ardua scalzare scenari meteorologici consolidati da mesi. Qualche dubbio, giusto dirlo, l’avemmo anche noi addetti ai lavori, ma scrutando tra le varie ipotesi previsionali v’erano segnali indicanti profonde variazioni circolatorie.
Variazioni riguardanti in particolare l’Europa settentrionale, specie il comparto orientale. Qui, difatti, il blocco anticiclonico scandinavo sta venendo meno e il muro di sbarramento sul cammino del flusso zonale non ci sarà più. E’ questa, a nostro avviso, la dinamica essenziale nella comprensione del consolidamento anticiclonico atteso sul Mediterraneo. Bel tempo estivo destinato a procrastinarsi, probabilmente, anche al di là del Ferragosto ma ciò non esclude break rinfrescanti già nel medio periodo.
Il tempo domenica 10 agosto
Meteo splendido e caldo in aumento. Da Nord a Sud. Le temperature più alte si dovrebbero raggiungere tra le due Isole Maggiori ed il Mezzogiorno, con punte di 35°C circa. Le regioni Settentrionali riceveranno nuovi apporti temporaleschi consistenti: dapprima Alpi e Prealpi, poi la fascia pedemontana adiacente ed anche le pianure settentrionali. Potrebbero verificarsi degli acquazzoni, più sporadici e poco duraturi, sulla dorsale appenninica centro meridionale.
Più caldo ad inizio settimana
Il percorso che ci condurrà al Ferragosto non si discosterà da quanto descritto pocanzi. La novità più importante, se tale la si può considerare, sarà l’ulteriore aumento delle temperature che riguarderà un po’ tutte le regioni. All’estremo Sud si potrebbero raggiungere punte prossime ai 40°C, soprattutto tra Sicilia, Lucania e Puglia. Ma anche al Nord, in particolare sulla Val Padana centro orientale, la colonnina di mercurio sfiorerà i 35°C. Tra l’altro con tassi di umidità elevati.
Le Alpi godranno dei temporali rinfrescanti, temporali che continueranno a propagarsi facilmente in direzione delle aree pedemontane e delle pianure adiacenti. Non possiamo escludere qualche colpo di tuono anche sulle coste e in forma più occasionale lungo la dorsale appenninica.