Si suderà molto:
prepariamoci ad affrontare le giornate più calde dell’anno. Già, l’Anticiclone Africano ha scelto il momento propizio, il clou delle vacanze. Fortunati coloro che saranno in ferie, perché almeno riusciranno a godere di un po’ di frescura (anche se definire tale un po’ di brezza marina è perlomeno azzardato) in talune località. Per chi è in cerca di un maggior refrigerio, ma rischiando di dover restare al chiuso, meglio recarsi sulle Alpi. I temporali non mancheranno e con essi un temporaneo calo delle temperature.
40°C e oltre:
purtroppo le temperature percepite dal nostro organismo superano localmente i 40°C. Ieri, ad esempio, è successo in Sardegna. Oggi succederà in altre regioni e nei prossimi giorni capiterà ancora. Quando si parla di temperature percepite è intrinseco il concetto d’afa, che grazie alle numerose menzioni avrete imparato a conoscere. Ma nella prima metà della prossima settimana, quando sentiremo menzionare valori superiori ai 40°C, probabilmente si tratterà di temperature reali. Dove? Al sud, in Sicilia e Sardegna.
Similitudini importanti:
abbiamo evitato, ultimamente, di scomodare paragoni eccellenti. Tuttavia, analizzando la configurazione barica che condurrà l’Anticiclone Africano nel cuore dell’Italia, vi sono somiglianze impressionanti col 2003. All’epoca, lo abbiam detto più volte, la falla barica iberico-marocchina spinte la struttura altopressoria a spingersi oltre le Alpi. Stazionò in quella posizione per l’intera stagione, provocando i ben noti effetti in termini termici e precipitativi. Quest’anno, sino ad ora, la lacuna barica è ubicata sul Regno Unito. Da domani, invece, una saccatura atlantica comincerà ad isolare una struttura ciclonica ad ovest della Francia e successivamente si estenderà sull’Atlantico Portoghese. Non a caso, da martedì, l’Africano avrà modo di scavalcare l’arco alpino dirigendosi su una parte dell’Europa centro occidentale.
Un piccolo excursus:
permetteteci una piccola divagazione. Ultimamente abbiamo ricevuto qualche rimprovero perché si è scelto di rimandare eventuali paragoni a fine stagione. Premettendo che nei commenti sarebbe opportuno una discussione meteo costruttiva, non distruttiva, la ragione per cui abbiamo scelto di procrastinare i tempi è semplice: quest’anno vi sono alcune regioni che, bene o male, si discostano tantissimo dalle anomalie termiche di quell’estate. Altre, invece, potrebbero addirittura registrare temperature più alte. Molto dipenderà, a nostro avviso, da come evolverà la situazione atlantica durante la prossima settimana.
Caldo record?:
Vedremo. Le ultime proiezioni modellistiche stemperano leggermente l’ondata di caldo. Intendiamoci, forse non diverrà eccezionale (ma non è detto) ma che il clima si mantenga rovente, non ci piove (e scusate l’inappropiato gioco di parole). L’anomalia termica positiva sembra destinata a proseguire oltre Ferragosto, il ché non è certo una buona notizia.
Una piccola speranza:
molti di voi ricorderanno che la scorsa settimana ipotizzammo una maggiore ingerenza atlantica a ridosso del Ferragosto. Bene, sia il Modello Europeo che l’Americano GFS provano a disegnare un piccolo break: l’uno di natura Artica, l’altro di natura atlantica. La speranza è che possa concretizzarsi, perché a prescindere dalla durata ci consentirà di respirare un po’.
Focus: evoluzione sino al 16 agosto 2012
I cieli saranno sereni o poco nuvolosi su tutte le regioni, salvo nubi in temporaneo sviluppo dal pomeriggio sull’arco alpino. I temporali che nasceranno, riusciranno a sfociare nelle zone pianeggianti sino a lunedì. Dopodiché dovrebbe prendere il sopravvento l’Anticiclone Africano, che nel frattempo avrà reso il clima rovente e insopportabile un po’ dappertutto.
Condizioni di stabilità dovrebbero accompagnarci per tutta la prossima settimana. Continuerà a far caldo, anzi, caldissimo. Non è da escludere, infatti, una ulteriore accentuazione del caldo tra giovedì e venerdì prossimi. L’alito africano potrebbe attenuarsi a cavallo del Ferragosto, quando non escludiamo l’intervento di venti più freschi settentrionali.
Evoluzione sino al 21 agosto 2012
Il break di cui s’è discusso non dovrebbe modificare l’impianto circolatorio, se non temporaneamente. Ragion per cui crediamo che il bel tempo possa persistere sino all’ultima decade.
In conclusione.
Estate 2003 o Estate 2012? Per il momento possiamo dirvi che l’attuale entrerà sicuramente nella storia come una delle estati più calde dell’ultimo secolo.