L’evoluzione generale
L’azione della depressione d’Islanda, identificata la scorsa settimana e responsabile dell’allontanamento del gran caldo, andrà esaurendosi progressivamente, non prima di aver determinato nuovi episodi temporaleschi violenti sull’Europa Centrale e sull’Italia Centro settentrionale.
Ma le prospettive sembrano confermare due figure di alta pressione in grande spolvero, capaci di condizionare il tempo almeno sino alla metà del mese corrente. Parliamo dell’alta delle Azzorre, sempre spostata in pieno Oceano, e di una figura anticiclonica piuttosto estesa in posizionamento sui Paesi Scandinavi.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Da ciò ne deriva che chi soffre il gran caldo potrà vivere un periodo molto più piacevole su buona parte dell’Europa Centro settentrionale. Anzi, chi ha programmato le vacanze in Paesi oltre le nostre Alpi, dovrà attendersi temperature relativamente fresche, in discesa man mano che ci si muove in direzione della Gran Bretagna. Stessa situazione per chi avrà scelto i Paesi dell’Est, almeno fino alla porzione Europea della Russia.
Differente invece il discorso per il solito versante occidentale del Continente, dove è atteso gran caldo. Stiamo chiaramente parlando della Spagna e del Portogallo, dove il caldo sarà a tratti veramente torrido, con punte di 25 gradi a 1500 m di quota e tassi di umidità relativa elevati.
E sulla nostra Penisola? Beh, analizzando da giorni la futura evoluzione delle figure bariche, sembra che almeno per i primi 15 giorni del mese si possa vivere in un contesto climatico certamente più piacevole, con temperature appropriate al normale decorso stagionale. Tutto ciò grazie al ponte anticiclonico che dovrebbe formarsi tra l’alta delle Azzorre e la corrispettiva presente sui Paesi Scandinavi.
Tale giunzione potrebbe portare allo scivolamento di masse d’aria più fresca ed instabile in direzione dei Balcani, fin verso il cuore dell’Europa Centrale. È questa un’ipotesi che avevamo presentato la scorsa settimana, quando dicemmo che tale ponte avrebbe potuto portare a due differenti soluzioni: una è quella appena espressa, la seconda era relativa ad un ritorno del gran caldo sulle nostre regioni. Quest’ultima sembra destinata alla Spagna ed il Portogallo.
V’è da aggiungere che tale scorrimento fresco in quota potrebbe portare alla formazione di una vasta struttura depressionaria la cui localizzazione determinerebbe la ricomparsa di fenomeni instabili violenti sul nostro settentrione, con sconfinamenti verso il Centro e i rilievi del Sud. A ciò potrebbe aggiungersi parte dell’azione residua della depressione d’Islanda, in graduale attenuazione.
Situazione nel complesso votata a temperature sostanzialmente normali per il periodo, con possibilità di forti temporali che potrebbero favorire il Nordest e tutto il versante Adriatico, fin verso i rilievi del Sud (come sopra accennato).
In conclusione
Il periodo che ci apprestiamo a vivere ci rammenterà forse come sia prematuro fare confronti con stagioni passate, specie quando ancora non si hanno tutti gli elementi a disposizione per dimostrare tali teorie. Non ultimi i violentissimi temporali che hanno catapultato alcune regioni settentrionali in condizioni climatiche quasi “autunnali”, con ingenti danni all’agricoltura e alle cose.