SVOLTA METEO INVERNALE – Questo week-end sta realmente rappresentando il momento chiave della stagione: dopo una lunga fase autunnale secca, contraddistinta anche da temperature ben sopra la norma, ecco all’improvviso la prima sfuriata artica della stagione con temperature in picchiata, ritorno di precipitazioni, venti burrascosi e neve in montagna. Intendiamoci, quanto sta avvenendo non è nulla d’eccezione e fa parte delle dinamiche meteo caratteristiche del periodo a cavallo fra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Semmai il cambiamento risulta avere un impatto molto forte, proprio a causa delle temperature eccessivamente miti che hanno dominato nelle ultime settimane. L’aria fredda sta proprio affondando ora sullo Stivale ed entro il week-end avrà raggiunto anche le regioni meridionali, spodestando il flusso più mite occidentale.
FREDDO INIZIO DI SETTIMANA – Il vortice di bassa pressione, generato dall’irruzione fredda, persisterà più attenuato anche per i primi giorni della settimana, con instabilità che si concentrerà al Centro-Sud dove avremo rovesci e neve sui monti. Resterà più al riparo il Nord Italia, ove tuttavia non è escluso per lunedì il marginale coinvolgimento di Emilia Romagna, Basso Piemonte e Liguria: non sono da escludersi locali deboli nevicate fino a bassa quota. Questa irruzione artica dovrebbe poi far da apripista per un secondo impulso freddo, con un fronte perturbato in discesa dalla Francia e che fra mercoledì e giovedì valicherà le Alpi, scivolando tuttavia più ad est lungo le Adriatiche e le regioni del Sud, con maggiore coinvolgimento dell’area balcanica. Avremo quindi ancora meteo ventoso, con instabilità relegata al Meridione.
TRA IMPULSI ARTICI E ANTICICLONE – Volgendo lo sguardo agli ultimi giorni del mese, l’anticiclone defilato in Atlantico tenderà nuovamente a coricarsi sui paralleli e quindi espandersi a protezione del Mediterraneo Centro-Occidentale. Questo favorirebbe un ritorno a condizioni più stabili e ad un addolcimento termico per il ritorno di correnti più temperate, ma non è ancora dato sapere se l’operazione andrà in porto. L’alta pressione potrebbe infatti dover fronteggiare nuove irruzioni fredde nord-atlantiche o artiche, ancora dirette verso le Alpi. Non è infatti escluso un terzo passaggio perturbato a carattere freddo a cavallo fra fine mese ed inizio dicembre. Ad ogni modo, anche se prevalesse l’anticiclone, non dovrebbe trattarsi di una struttura stabilizzante così tenace come quella che ha dominato a novembre cancellando l’autunno per ben tre settimane.
CONCLUSIONI – La terza decade di novembre trascorrerà quindi con scenari meteo completamente opposti da quelli visti finora. L’alta pressione proverà a riproporsi sul Mediterraneo solo sul lungo termine, ma non avrà vita facile nemmeno all’inizio di dicembre, almeno sulla base di quelle che sono le ultime tendenze meteo che tuttavia presentano non poche incertezze e sono suscettibili di forti variazioni.