Anticiclone? Ora basta!:
C’è ancora qualcuno in grado di sostenere che una lunga fase anticiclonica porta solo benefici? Forse sì, perché c’è sempre chi ama il sole e il clima mite delle ore diurne. Ma proviamo a pensare a quelle regioni d’Italia ove non piove decentemente da tempo immemore. O proviamo a riflettere sul blocco auto che domenica coinvolgerà Roma e Milano. Sapete qual’è la causa? L’inquinamento. Se non c’è un ricambio d’aria, e magari ci si mette la nebbia, le polveri sottili raggiungono concentrazioni così alte da creare pericoli alla nostra salute. Beh, fate un po’ Voi cari lettori.
L’Atlantico ci prova:
il primo assalto al fortino anticiclonico verrà da ovest, dall’Atlantico. Una Bassa Pressione si sta dirigendo, di gran carriera, verso la Penisola Iberica e isolerà un’ampia struttura ciclonica che gradualmente traslerà ad est. Si insinuerà nei nostri mari, provocando un peggioramento diffuso e consistente nelle regioni Centro Meridionali e Insulari. Le Settentrionali verranno coinvolte parzialmente, ma per i dettagli vi rimandiamo all’articolo specifico.
Il Vortice Polare:
alcuni o molti di Voi ricorderanno che lo scorso editoriale descrivemmo due ipotesi di sblocco: da un lato eventuali irruzioni d’aria gelida continentale. Dall’altro un’accelerazione sostanziale del Vortice Polare. Or bene. Nelle ultime 24 ore i più autorevoli Modelli sembrano aver sciolto le riserve, orientandosi verso la seconda delle due ipotesi. A cavallo tra la fine di Novembre e la prima settimana di Dicembre, l’enorme palla gelida si metterà in moto e proverà a distendersi verso sud.
I risvolti meteorologici:
anzitutto verrà smantellato l’impianto anticiclonico che domina da varie settimane. L’ampia saccatura polare, sfruttando uno spostamento dell’Alta delle Azzorre in Atlantico, potrebbe riuscire a strutturare un’ampia saccatura in seno all’Europa centro settentrionale. I primi impulsi d’aria Artico-Marittima potrebbero sfociare sin sul Mediterraneo causando condizioni meteo tipiche degli esordi invernali.
Focus: evoluzione sino al 01 dicembre 2011
La settimana, quella prossima, si aprirà in modo diverso. L’ingresso di una perturbazione, che da Atlantica diverrà Mediterranea, provocherà un vigoroso peggioramento nelle regioni Centro Meridionali. Al Nord si avrà un’influenza probabilmente marginale, ma quanto basta da causare delle piogge su alcune zone. Scenari di variabilità o instabilità si protrarranno per vari giorni e potrebbero ricevere altri apporti perturbati sempre di origine oceanica. Non si creerà quel condotto perturbato tipicamente autunnale, piuttosto continueranno a prevalere incursioni di gocce fredde sul comparto occidentale europeo.
Un cambiamento più consistente dovrebbe verificarsi a fine periodo, ovvero quando il Vortice Polare andrà a riappropiarsi della scena meteorologica continentale.
Evoluzione sino al 06 dicembre 2011
I primi impulsi perturbati, veri e propri fronti Artico-Marittimi, potrebbero arrivare nella prima settimana di Dicembre. Le temperature calerebbero ovunque, portandosi verso valori tipiche del periodo. La buona notizia è che la neve potrebbe fare la sua comparsa, con decisione, sia sulle Alpi che lungo la dorsale appenninica.
In conclusione.
La stagione autunnale si dirige verso la conclusione e le prime incursioni d’aria fredda, provenienti dall’Artico, rappresenterebbero null’altro che il naturale processo di avvicendamento stagionale.