L’evoluzione generale
Dopo la pausa del weekend riprendiamo ad analizzare quella che potrebbe essere la futura evoluzione meteorologica sul territorio Europeo nei prossimi 15 giorni. E rispetto a quanto detto nel corso dell’ultima analisi, non ci sono grossi elementi di novità.
L’attenzione va sempre focalizzata all’alta pressione delle Azzorre che, come detto nei titoli, appare sempre troppo sbilanciata in Oceano Atlantico per poter influenzare direttamente il tempo sulla nostra Penisola. Ci sarà qualche timido tentativo sui settori Tirrenici, ma saranno sempre gli scambi meridiani a dominare la scena.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Difatti, in concerto con la figura anticiclonica in posizionamento a latitudini Polari, l’Azzorriano pare proprio non ne voglia sentire di distendersi decisamente in direzione del Mediterraneo, lasciando quindi aperto il varco a perturbazioni provenienti dal Nord Europa. Azione questa ulteriormente enfatizzata dal possibile ponte che andrà a formarsi tra le due suddette figure anticicloniche.
Ecco allora che ci sembra di poter confermare senza tanti dubbi quanto detto giorni or sono. Vale a dire che gran parte dell’Europa Centro settentrionale si ritroverà sotto condizioni di tempo fresco (a tratti addirittura più freddo del normale) e instabile, frutto di un ritrovato Vortice Polare. Dalla Gran Bretagna fin verso i Paesi Alpini oltre confine. Masse d’aria fredda che poi, dopo aver influenzato la nostra Penisola con instabilità (a tratti violenta) al Nord ed al Centro, si getteranno verso i Balcani e la Russia Europea.
Da qui potremo attenderci instabilità in movimento anche verso le regioni Adriatiche ed al Sud, specialmente sui rilievi e le zone interne. Più protette dovrebbero rimanere le regioni del settore Tirrenico, dove sarebbe più attiva l’azione di un cuneo anticiclonico associato all’alta pressione delle Azzorre.
V’è da dire che il gran caldo non sarà tanto lontano dalla nostra Penisola, specie dalle regioni meridionali. Tanto che, come d’abitudine, la Spagna ed il Portogallo si troveranno a dover soffrire periodi con temperature al di sopra della norma, anche di parecchio. Cosi come proseguirà la siccità perdurante. E a proposito di siccità, non giungono certo buone notizie per gli amici del Nordovest, sempre penalizzati allorquando le correnti abbiamo una prevalente componente settentrionale. Quindi, a parte i soliti temporali dell’arco Alpino, le precipitazioni più abbondanti saranno sempre a favore del Nordest.
In conclusione
Quel che risulta dalla lettura dell’editoriale è come anche nel lungo periodo non vengano viste nuove minacce di matrice Africana, se non qualche possibile leggero disturbo sui settori di Ponente. Certo è che dei minimi spostamenti dell’alta pressione delle Azzorre potrebbero determinare grossi scossoni all’evoluzione sopra tracciata. Tuttavia ci pare di poter ritenere che, alla luce di aggiornamenti quotidiani costanti, non sussistano ancora elementi a sufficienza per preoccuparsi di un altro nuovo periodo di intensa calura.