Atlantico, nel bene e nel male:
stamane, nei primi approfondimenti giornalieri, avevamo scritto che l’Atlantico avrebbe fatto “il bello e il cattivo tempo”. Diciamo che ultimamente è stato determinante nel causare quel lungo periodo instabile che in alcune regioni non è ancora terminato. Ma diciamo anche che se l’estate prenderà piede improvvisamente, quasi senza preavviso, sarà perché proprio l’Atlantico cambierà obbiettivo: non più l’Italia, meglio la Penisola Iberica o addirittura l’arcipelago delle Azzorre!
Dinamica consolidata:
da quelle poche righe fin qui esposte, basterebbe avere un minimo di dimestichezza in materia per comprendere che il quadro barico è propizio ad una sola struttura anticiclonica: l’africana. Parliamo di dinamica consolidata perché trattasi di scenari divenuti frequenti nell’ultimo decennio, spesso anche al di fuori della canonica bella stagione.
Che rialzo termico!:
Abbiamo dato uno sguardo al profilo termico peninsulare e le proiezioni certificano un consistente aumento. Aumento che si attesterà, mediamente e a livello del suolo, nell’ordine dei 5-6°C. Localmente potrebbe andare anche più su e se consideriamo le temperature attuali – soprattutto le massime – non è difficile immagine punte di 35°C e oltre.
Arriverà l’afa?:
Beh, a questo punto sorge spontanea una domanda: quanto durerà? La stazionarietà delle figure anticicloniche determina l’accumulo di umidità – oltre che degli inquinanti – nei bassi strati. C’è da considerare un altro aspetto. Le correnti verranno dal nord Africa e durante il loro tragitto transiteranno al di sopra di uno specchio d’acqua che tra l’altro risulterà ben più fresco. Ecco allora che avremo l’incremento dei tassi di umidità e il caldo diverrà afoso. Ma occhio anche alle nebbie marittime, che potrebbero presentarsi in varie zone costiere del nostro Paese.
La rimonta anticiclonica potrebbe durare a lungo:
l’analisi modellistica comparata non lascia intravedere cambiamenti sostanziali almeno sino al 10 giugno. Volendo spingerci oltre, pur sapendo le difficoltà nello stilare anche solo linee di tendenza, potrebbero non esserci modifiche configurative neppure dopo e l’Alta Africana potrebbe insistere sino a metà giugno. Una mano in tal senso, giusto sottolinearlo, verrà da un’altra struttura anticiclonica di blocco presente sull’Europa orientale.
Focus: evoluzione sino al 17 giugno 2014
Insomma, avrete capito che in simili circostanze trovare elementi di discussione non è impresa semplice. Possiamo soltanto dirvi che il meteo sarà stabile, da nord a sud, che le temperature aumenteranno sensibilmente e che farà caldo. In quadretto che sembrerebbe destinato a condizionare l’intero periodo di previsione, spingendosi pertanto a metà mese.
Evoluzione sino al 22 giugno 2014
Difficile, ad oggi, ipotizzare una data propizia all’eventuale break. Sì, perché a questo punto riteniamo opportuno parlare di break e non di un vero e proprio cambio circolatorio. L’Estate è arrivata e da oggi in avanti le perturbazioni atlantiche troveranno sempre meno spazio e sempre meno carburante.
In conclusione.
Se qualcuno ipotizzava ritardi sulla tabella di marcia dell’estate, beh, alla luce dell’editoriale odierno sarà costretto a ricredersi.