Il Modello CFS continua nella sua linea, orientata verso una sostanziale normalità termica mensile. La colorazione blu è rappresentativa delle anomalie termiche negative, mentre i colori tra l’arancione e il rosso indicano temperature superiori alla norma. L’Italia, lo si vede chiaramente, rientrerebbe in quella fascia del continente dove le temperature dovrebbero non discostarsi dalla media.
A nostro avviso si tratta di proiezioni ottimistiche, in quanto è molto probabile che la prima decade d’agosto – se non addirittura le prime 2 settimane – possa risultare condizionata pesantemente dall’Anticiclone Africano. Le previsioni, infatti, confermano un’ondata di caldo eccezionale nel corso della prossima settimana. Lecito attendersi una possente anomalia termica positiva, che verrebbe controbilanciata da un repentino cambio circolatorio capace di stravolgere completamente l’ubicazione delle principali figure bariche sullo scacchiere continentale. Per intenderci, si avrebbe bisogno di una seconda metà di agosto caratterizzata da temperature decisamente inferiori alla norma. Cosa che al momento appare quanto meno improbabile.
A tal proposito, crediamo che le proiezioni del Multimodel IRI rispecchino maggiormente la realtà. L’elaborazione, in questo caso, si spinge nei due mesi successivi, ovvero ad ottobre. La pessima notizia è che se si dovessero avverare quelle proiezioni, persisterebbe l’anomalia termica positiva. Anomalia che non si limiterebbe soltanto all’Italia, ma che riguarderebbe l’intero continente!
Chi sperava in qualche buona notizia dal “fronte piogge”, resterà deluso. L’ultimo aggiornamento del Modello climatico americano, infatti, rivede in negativo le stime precipitative. Si evince, infatti, come in Italia prosegua la fase siccitosa. Le sole regioni che potrebbero ricevere delle piogge, limitandoci all’osservazione della mappa, sarebbero le due isole maggiori. Ma anche in questo caso riteniamo si tratti di una proiezione distante dalla realtà, che non trova alcuna spiegazione logica perché per verificarsi si dovrebbero realizzare configurazioni bariche decisamente insolite (ad esempio l’isolamento di gocce fredde a ridosso del nord Africa).