Giusto definirlo colpo di coda invernale? Beh, stante le proiezioni dei modelli – specie per quel che riguarda le temperature – certamente si. Ed anche gli effetti, pur essendo metà aprile, saranno tali per cui si potrà parlare di rigurgito invernale. Ovviamente non ovunque, ma sulle Adriatiche e al Sud sicuramente.
Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso attorno ai 1000 metri di quota, anche sull’Appennino meridionale. Tra oggi e domani potrebbero manifestarsi addirittura degli sconfinamenti fin sugli 800 metri tra l’entroterra marchigiano ed abruzzese. Insomma, nevicherà a quote che anche d’inverno è stato difficile osservare.
Il tempo mercoledì e giovedì
Abbiamo unito le prossime 48 ore perché il profilo meteorologico sarà lo stesso. I venti da est continueranno a soffiare da est e lungo il versante Adriatico – causa effetto stau dovuto alla dorsale appenninica – seguiteranno a verificarsi precipitazioni. Assumeranno localmente carattere di rovescio o temporale e come detto nevicherà sui rilievi attorno ai 1000 metri. L’instabilità riguarderà anche il Sud, con temporali e nevicate sui 1000/1200 metri.
Andrà meglio in Sardegna, al Nord e sul medio alto versante Tirrenico. Qui non mancherà il sole, ma dobbiamo segnalare possibili fenomeno sui settori orientali appenninici di Umbria e Lazio. Le temperature caleranno ancora e di notte si sentirà un po’ di freddo.
Venerdì migliora, a Pasqua possibile maltempo
Un miglioramento piuttosto vivace subentrerà venerdì, anche se non sono da escludere locali residui fenomeni al Sud Italia. I venti da est inizieranno a placarsi e le temperature riprenderanno ad aumentare. Sabato e domenica, quindi durante il weekend Pasquale, lo scenario potrebbe mutare a favore delle insidiose correnti atlantiche, pronte a rendere le festività piuttosto incerte. Ma avremo modo di riparlarne.