AVVISO, istruzioni per la lettura dell’articolo: il Meteo Giornale rammenta al lettore che il presente articolo è l’interpretazione dell’Autore sui Modelli Matematici (emessi dai Centri di Calcolo mondiali), le cui tendenze sono notoriamente soggette a mutevolezza. Pertanto, nello stesso giorno potrete trovare articoli con proiezioni contrastanti fra loro, come è normale che avvenga nella pura visione dei Modelli Matematici. Questo articolo non è un bollettino meteo.
Il Meteorological Office britannico, ha emesso le proprie previsioni sperimentali per il prossimo anno 2010.
Le previsioni, a dire il vero, non sono molto confortanti: a causa della duplice combinazione di un Nino piuttosto intenso, e dell’aumento della concentrazione di CO2, il 2010 potrebbe risultare l’anno più caldo di sempre, superiore addirittura al celebre 1998, finora l’anno record.
Se la temperatura “normale” della Terra, durante il trentennio 1961-90, è stata pari a +14,0°C, il 1998, famoso per il Nino più intenso conosciuto, ha raggiunto i +14,52°C.
Ebbene, per il 2010 è atteso una temperatura media pari a +14,58°C, ovverosia +0,06°C in più, stabilendo il record di caldo dal 1850 ad oggi.
La previsione viene data con un alto grado di attendibilità.
Il Meteoffice, infatti, precisa che, nel corso del decennio 2000-2009, tutte le previsioni annuali sono state indovinate con uno scarto massimo di temperatura pari a 0,06°C rispetto al valore reale.
Per il 2009 il dato provvisorio indica una temperatura media di +14,44°C, che è lo stesso valore che è stato previsto dal Meteoffice lo scorso anno.
Stando sempre all’Ufficio britannico, la grande variabilità interannuale delle temperature globali è dipendente quasi esclusivamente dai due fenomeni del Nino e della Nina, mentre la tendenza al riscaldamento è dovuta all’incremento della CO2.
Nell’emissione delle previsioni annuali vengono tuttavia considerati anche altri fattori.
Tra questi, il possibile effetto di raffreddamento dovuto alle particelle di aerosol, gli effetti solari e delle eruzioni vulcaniche, nonché le variazioni di temperatura dei vari cicli oceanici (PDO, AMO, ecc.).
Si tratta di conclusioni, a parere personale, che non tengono sufficientemente conto del periodo di eccezionale minimo solare che stiamo vivendo.
Il Nino, poi, è previsto raggiungere un massimo proprio tra Dicembre e Gennaio, per poi decadere lentamente in una fase di Nina moderata dopo il mese di Agosto.
Bisognerà quindi attendere la fine del 2010 per verificare la bontà di queste previsioni.