Abbiamo ripetutamente sottolineato come in quest’autunno siano finora venute a mancare le perturbazioni atlantiche, quelle capaci di penetrare in grande stile sul Vecchio Continente e sul Mediterraneo generando ciclogenesi in rapida evoluzione da ovest verso est. L’assenza del flusso zonale è una delle cause di questi sbalzi termici repentini dell’ultimo periodo, come se si fosse sulle montagne russe. E così siamo recentemente passati da una lunga fase dal sapore estivo ad un quasi anticipo d’inverno, proprio per effetto di scambi meridiani con flussi africani spodestati da un’irruzione artica.
Ebbene, ancora non si vede una svolta, almeno a breve, in riferimento proprio a quello che dovrebbe essere l’andamento classico dell’autunno, specie ora che ci avviamo verso il clou della stagione con l’avvio del mese di novembre. Gli ultimi aggiornamenti del modello GFS lasciano trapelare la possibilità di un ingresso perturbato incisivo subito dopo il Ponte di Ognissanti, capace di elargire piogge anche importanti come mostra la mappa sottostante. Si tratta comunque, è bene dirlo, solo di un’ipotesi che potrebbe essere prontamente smentita. Non resta che seguire i prossimi aggiornamenti.