Gli umori cangianti dei modelli globali si riflettono inevitabilmente su quelli ad alta risoluzione, visto che questi ultimi sono inizializzati sui dati dei primi.
Di conseguenza anche le piogge previste entro i prossimi 7 giorni, ad ogni aggiornamento subiscono delle modifiche, in qualche caso anche radicale.
Il dilemma principale di questo periodo è se la saccatura atlantica, che certamente interesserà l’Europa occidentale, riuscirà ad evolvere verso est e ad interessare l’Italia. Se ci riuscirà porterà piogge diffuse sul Nord e in parte del Centro, se non ci riuscirà l’Italia resterà sotto il flusso delle correnti calde, e solo il Nord Ovest potrebbe essere parzialmente interessato dalle piogge.
Ma anche se prevarrà la prima ipotesi, come minimo l’inizio del periodo piovoso, rispetto alle previsioni di 3 o 4 giorni fa, sarà posticipato di un paio di giorni, e non interverrà prima del 7-8 settembre.
Stamane analizzando la mappa delle piogge settimanali prevale però l’ipotesi poche piogge. O perlomeno poche piogge al Nord.
Ancora oggi e domani vi sarà instabilità, via via in riduzione, in Sicilia. Poi un sistema perturbato risalirà il Tirreno, dando probabilmente i maggiori effetti in mare aperto, ma correnti da est terranno viva una marcata instabilità in buona parte del Sud peninsulare.
La perturbazione atlantica viene vista, attorno al 7 settembre, approcciare le Alpi occidentali, ma far fatica a procedere verso levante, causando qualche pioggia solo sulle nostre regioni di Nord-Ovest.
Domani verificheremo se questa visione settimanale sarà confermata, o se interverranno nuovamente novità, come sembrano prefigurare alcune “corse” più recenti dei modelli globali.