BREAK TEMPORALESCO Il caldo sul Nord Italia sta raggiungendo livelli eclatanti e, come talvolta accade nel cuore dell’estate, le incursioni d’aria fresca dal Nord Europa sono l’unica soluzione più immediata per riportare una parvenza di normalità, che però si ottiene a suon di temporali. Ebbene, l’alta pressione inizia ad avere le ore contate e già giovedì mostrerà i primi cenni d’indebolimento: le conseguenze saranno una maggiore attività temporalesca sulle Alpi, tipica degli sbuffi umidi prefrontali che vanno ad erodere il bordo settentrionale dell’anticiclone.
Solo un antipasto, venerdì entrerà in gioco il peggioramento vero e proprio con l’addossamento del sistema perturbato all’Arco Alpino e formazione di un minimo barico al suolo che probabilmente andrà a scavarsi sull’Alto Adriatico. Lungo la linea frontale si andranno a fronteggiare masse d’aria decisamente diverse e proprio sul Settentrione l’aria più calda ed umida pre-esistente farà da innesco ideale per la formazione in modo organizzato di celle temporalesche che andranno a coinvolgere gran parte delle pianure a nord del Po.
Il peggioramento sarà fulmineo con la massa d’aria fresca che, marciando più a sud, tenderà a perdere una parte consistente del suo potenziale instabile. Nel week-end si tornerà infatti progressivamente sotto un dominio anticiclonico, ma dal clima ben più accettabile. Lo scorrimento dell’aria fresca favorirà il proliferare dell’instabilità termoconvettiva lungo i rilievi montuosi. E per l’inizio di giugno? Forse ci potranno essere altri tentativi d’incursione d’aria fresca nord-atlantica, per cui il grande caldo verrà probabilmente messo a tacere.