Ogni volta che le perturbazioni atlantiche provano ad inserirsi verso il Mediterraneo sono costrette a far fronte all’irruenza vincente delle alte pressioni atlantiche, le quali con il loro andamento ad elastico non hanno difficoltà a distendersi verso il nostro Paese così da respingere tutte le intenzioni bellicose dei pochi assalti perturbati tentati dalle dinamiche perturbate oceaniche. Finora questa prima parte d’autunno ha riservato episodi di maltempo derivanti da scenari in cui non è certo protagonista l’Atlantico: lo stiamo sperimentando in questo week-end, con il mulinello perturbato all’estremo Sud innescato dall’entrata di correnti fresche dai Balcani.
Verso metà della prossima settimana ci sarà invece finalmente il tentativo d’assalto di un’onda perturbata nord-atlantica tipicamente autunnale, che proverà a sradicare l’anticiclone. Anche questa volta il tentativo non sembra andare pienamente a buon fine: l’inserimento perturbato sarà solo parziale e, dopo aver coinvolto il Nord, tenderà a scivolare rapidamente lungo le regioni peninsulari interessando con maggiori effetti i versanti adriatici. Sarà una specie di toccata e fuga, perché nel frattempo l’alta pressione da ovest riconquisterà il campo, deviando verso levante l’onda perturbata: solo che in questo frangente l’anticiclone ne uscirà col fiatone e potrebbe quindi pagare un prezzo pesante successivamente.
Il vero autunno continua il momento a mostrare grandi difficoltà e non sembra quindi riuscire ad attecchire sul Mediterraneo. Tuttavia, se proviamo a dare credito alle proiezioni a più lungo termine, sembra che questo primo assalto perturbato (in parte non riuscito) potrebbe rappresentare un semplice antipasto in attesa della svolta autentica attesa successivamente entro il 23-24 ottobre, con una profonda depressione d’Islanda che finalmente potrebbe essere in grado di abbracciare l’intera nostra Penisola attraverso un’ondata di maltempo.
Ci sono le potenzialità per un abbassamento del flusso perturbato e per la nascita di minimi barici secondari sul Mediterraneo: in questo caso di certo vi sarebbero le condizioni per un finale del mese piuttosto piovoso, specie per i versanti esposti ai flussi sud/occidentali. La strada del grande cambiamento potrebbe quindi iniziare a metà della prossima settimana, attraverso una toccata e fuga del flusso atlantico solamente strategica, giusto per prendersi la rivincita su quell’anticiclone che finora l’ha sempre avuta vinta.