Lo strumento che consente di monitorare l’evoluzione meteo in “real time” è il satellite. L’ultima fotografia disponibile indica perfettamente ciò che sta accadendo: le Alte Pressioni hanno abbandonato le medie latitudini lasciando strada a due distinte azioni cicloniche.
La prima, visibile a est, è scaturita a seguito dell’ondata di gelo che ha investito l’Europa orientale. La seconda, identificabile a ovest, è ascrivibile alla Bassa Pressione islandese. A noi interessa rivolgere lo sguardo in quest’ultima direzione, in quanto le perturbazioni che ci stanno investendo – e che continueranno a coinvolgerci nei prossimi giorni – sono spinte ad est dal motore depressionario oceanico.
L’Italia è coperta da un sistema nuvoloso piuttosto compatto e responsabile di precipitazioni diffuse. Le correnti sono orientate evidentemente dai quadranti occidentali e continueranno a sospingere su di noi quei sistemi nuvolosi in transito tra la Spagna settentrionale e la Francia meridionale.
Da domani, quindi martedì, lo spostamento della Bassa Pressione verso il cuore del continente innescherà un ingresso d’aria relativamente più fredda nord atlantica sui mari di ponente. Significa che all’Epifania, mercoledì 06 gennaio, avremo una diminuzione delle temperature anche al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori, con ritorno della neve su tutti i principali rilievi.