Un raffreddamento eccezionale ha riportato le gelate in Europa, in un momento inevitabilmente molto delicato per la vegetazione e soprattutto per i vigneti, che possono subire danni gravissimi per le gelate tardive e compromettere il raccolto.
I viticoltori svizzeri e francesi hanno dovuto adottare nelle ultime notti dei metodi particolari per evitare il deposito della brina sui vigneti. Si tratta di disseminare centinaia di piccoli bracieri lungo i filari, attraverso dei riscaldatori alimentati da olio. Anche nelle valli del Trentino Alto Adige si sono accesi questi fuochi.
Dai vigneti di Bordeaux
Non solo il calore, ma anche la quantità di fumo prodotto va a formare uno strato di smog, che va ad attenuare il raffreddamento radiativo e quindi limiterebbe le conseguenze dannose del gelo. Fra i fattori negativi vi è però l’inquimamento.
In genere questi metodi erano stati impiegati quest’anno, ma anche negli anni precedenti, nel mese di aprile. Invece è molto più raro dover fronteggiare le gelate tardive addirittura a maggio, ma un’eccezionale ondata artica ha fatto irruzione negli ultimi giorni su un’ampia parte dell’Europa.