Ultimo giorno di gennaio – siamo nel pieno dei giorni della “merla”, ma stavolta di freddo c’è poco o nulla (solo quello da inversione) – e le condizioni meteo stanno registrando profondi cambiamenti. Gli ultimi sbuffi orientali verranno scalzati da aria ben più mite oceanica, ma nel contempo cresceranno umidità e annuvolamenti. Nubi che si affacceranno a cominciare dall’alto Tirreno e dal Mar Ligure, portando piogge nelle aree esposte.
Quel che appare evidente è che l’Atlantico ha voglia di rivalsa e come già scritto in precedenti approfondimenti, riuscirà a inserire qualche impulso perturbato sui nostri mari. Il primo (probabilmente venerdì) dovrebbe essere blando, il secondo (a partire da domenica) potrebbe essere ben più incisivo al punto da riuscire a scavare un Vortice di Bassa Pressione sul Tirreno (poi in scivolamento a sudest).
Ed è per questo che la mappa inerente quantità e distribuzione dei fenomeni da qui al 6 febbraio mostra precipitazioni più consistenti. Distribuzione che identifica il tipo di circolazione – occidentale – difatti avremo quantitativi maggiori in Liguria, Toscana, tirreniche, Nord e Sardegna. Localmente scorgiamo picchi di oltre 100 mm (in rosso).