CLIMA E METEO: in questi giorni i modelli matematici ci stanno proponendo diverse soluzioni, alcune che prevedono la neve sulla pianura su diverse zone del Nord Italia, altre no.
Si propone quindi un dilemma vecchio, quello di riuscire a comprendere quale sia l’altitudine alla quale cade la neve.
I modelli matematici di previsione forniscono delle elaborazioni, basate su complessi schemi fisici, che non sempre sono precise e che vediamo spesso cambiare da un run all’altro o da un modello all’altro.
Ma si possono effettuare previsioni della quota neve anche in modo empirico, osservando l’altezza dello zero termico indicata dai vari modelli matematici.
Ad esempio, se lo zero termico è a 1500 metri di quota, si può supporre che la neve cada fin da quota 1100-1200 metri, nel caso in cui le precipitazioni siano intense.
Ma in zone vallive chiuse, e anche in zone come la Val Padana, dove il vento è calmo e non c’è ricambio d’aria, in caso di precipitazioni intense lo scioglimento dei fiocchi di neve con la quota avviene a spese del calore dell’aria, e quindi la temperatura della colonna d’aria tende a diminuire sempre di più, fino a raggiungere un valore di 0°C che porta il livello della nevicata anche 1000 metri al di sotto dell’altitudine dello zero termico.
Questo avviene quando l’aria non è rimescolata dal vento, quindi o nelle vallate interne alpine o appenniniche, oppure in Pianura Padana, dove tale fenomeno avviene sovente nella stagione invernale.