E mentre l’attenzione meteo è attualmente indirizzata per un’area ciclonica che si sta sviluppando nel Mar Tirreno, le previsioni che vanno più avanti nei giorni prospettano varie novità:
i primi giorni della prossima settimana dovrebbero vedere irrompere nel Mediterraneo centrale e quindi l’Italia, aria piuttosto fresca se non fredda proveniente dalle regioni artiche. Ciò dovrebbe causare oltre che un forte abbassamento della temperatura, stimato anche in 15° centigradi rispetto ai valori attuali, anche una burrasca di vento che potrebbe apportare raffiche particolarmente violente anche in Valle Padana, e ripulirla dall’inquinamento atmosferico che soprattutto nelle grandi città è percepibile.
Nelle Alpi cadrà la neve.
In Europa centrale e settentrionale, i servizi meteorologici parlano diffusamente della tempesta che è attesa durante il fine settimana e i primi giorni della prossima, oltre che del fortissimo abbassamento della temperatura.
In Germania tutti i siti meteo sono particolarmente attenti all’evoluzione meteorologica del weekend, anche perché dopo il caldo record di questi giorni che ha portato la temperatura sino a 33° centigradi, è previsto un abbassamento della temperatura che in alcune località potrebbe essere anche superiore ai 20° centigradi.
Quello che abbiamo definito è meteo estremo, ovvero uno crollo termico ed un cambiamento repentino delle condizioni termiche, insolito per l’Europa, più tipico nel Nord America.
Osservando i modelli matematici di previsione, però ci è balzato l’occhio in una proiezione che sarà sicuramente da confermare nei prossimi giorni, ma che tuttavia non intendiamo sottovalutare, non perché tale evento possa avvenire, bensì perché il modello matematico di previsione quando prevede un evento estremo, utilizza dei dati che rispecchiano la situazione atmosferica. Quindi, se un evento meteorologico viene previsto, in futuro primo poi potrebbe succedere.
Nella fattispecie si tratta della previsione di un profondo e acuto nuovo minimo di bassa pressione nel Mar Tirreno, associato a venti di raffica di tempesta.
Gli scienziati, da tempo hanno avvertito: con l’aumento della temperatura, nel Mediterraneo si potrebbero sviluppare fenomeni atmosferici estremi. Non vi diciamo che avremo gli Uragani, bensì che è tangibile come i cambiamenti climatici siano osservabili nella quotidianità.
La mappa che mostra la previsione del piccolo ciclone tirrenico che prospettato per il 28 settembre, ha un’attendibilità di previsione effimera, noi riportiamo la cartina esclusivamente per segnalarne la previsione come notizia.
Noi siamo sempre molto attenti ai segnali che ci inviano i modelli matematici, in quanto osserviamo spesso un’esasperazione dei fenomeni.