La stagione degli uragani atlantici non è ancora finita, a ricordarcelo è un nuovo sistema depressionario tropicale che si è formato nell’Atlantico occidentale: stiamo parlando della tempesta tropicale Sebastien. Ieri sera si trovava a nord delle Piccole Antille e sembrava in grado di organizzarsi in una struttura ciclonica più intensa, ovvero in un uragano di categoria 1.
Sebastien è una tempesta tropicale altamente asimmetrica e gli ultimi aggiornamenti davano venti medi a 85 km/h, mentre la pressione faceva registrare un valore minimo pari a 1002 mbar. I modelli ci dicono che Sebastien si dirigerà in direzione del nord Atlantico e potrebbe potenzialmente raggiungere i settori occidentali europei a inizio della prossima settimana.
L’immagine satellitare che vi mostriamo evidenzia meccanismi di profonda convezione e la maggior parte dell’attività convettiva era collocata nel quadrante sudorientale del sistema tropicale.
Abbiano dato un’occhiata alle mappe relative alle temperature superficiali oceaniche e Sebastien si trova in un’area considerata ideale per un discreto rafforzamento del processo di ciclogenesi entro le prossime 24-36 ore. Le temperature della superficie oceanica sono difatti piuttosto calde, stiamo parlando di valori compresi tra 26 e 28°C.
Tutte queste indicazioni hanno spinto gli enti preposti al monitoraggio dei cicloni tropicali a ritenere probabile lo sviluppo di un uragano di categoria 1 entro la giornata di venerdì. Successivamente diverrà un ciclone extra-tropicale ma rimarrà una tempesta estremamente pericolosa.
Sebastien porta la stagione atlantica 2019 a un totale di 18 tempeste: 6 uragani, di cui 3 grandi uragani. La medie del 1981-2010 sino al 19 novembre è di 11,6 tempeste (secondo il Dr. Phil Klotzbach), quindi il 2019 è già al di sopra della media.