Sale l’attesa per le prime vere diffuse nevicate della stagione attesa in Val Padana fra domenica e lunedì. La Pianura Padana, per la sua particolare conformazione orografica, è fra le aree dove l’aria fredda tende a rimanere intrappolata al suolo, specie sui settori occidentali incastonati fra Alpi e Appennini.
Questa peculiarità è fra le cause che agevolano le cosiddette nevicate da scorrimento d’aria più mite ed umida in quota al di sopra dello strato d’aria fredda al suolo. Figuriamoci quindi quel che avviene al seguito d’irruzioni fredde toste, quando si genera un forte “cuscinetto gelido” nei bassi strati, difficile da scalzare.
Un tipico evento di neve da cuscinetto e da sovrascorrimento d’aria più mite ed umida avveniva esattamente 5 anni fa, il 14 dicembre 2012, con molte aree di pianura sotto la neve fin sul Triveneto e questo non capita certo così spesso.
Le maggiori nevicate si verificarono in Lombardia con accumuli anche superiori ai 20 cm nel bergamasco, fino a 10-12 cm su Milano. Tuttavia la neve non perdurò così a lungo, complice un richiamo d’aria mite molto intenso che tramutò la neve in pioggia.
Nelle ore serali la neve lasciò spazio alla pioggia, tranne che su alcune aree pianeggianti di Piemonte, Ovest Lombardia ed Ovest Emilia. Nel passaggio da neve a pioggia non mancarono episodi di gelicidio in alcune aree di fondovalle dell’entroterra ligure e lungo l’Appennino Emiliano.