La furia degli eventi meteo estremi, fra cui alluvioni lampo, tempeste e persino tornado non sono mancati nemmeno in questo autunno. A risentirne soprattutto la Liguria e il Piemonte, ma anche la Sicilia ha dovuto fare i conti con violenti nubifragi.
Nulla a che vedere con quanto accaduto 5 anni fa, quando danni devastanti furono provocati da almeno due tornado sull’est della Sicilia, a seguito di violenti temporali di natura prefrontale. Questi tornado sono ben più pericolosi e potenzialmente distruttivi delle trombe d’aria che oggi 7 novembre hanno colpito il porto di Genova.
In quel 5 novembre 2014 una delle trombe d’aria investì la parte nord di Catania, dove provocò danni seri nel suo passaggio. Simili tornado in Italia non sono una novità e soprattutto al Sud Italia possono avvenire anche tra il tardo autunno e l’inverno. Si rammenta il tornado all’ILVA di Taranto nel novembre 2012.
La tragedia, sul capoluogo etneo, venne sfiorata a ridosso della palestra Virgin Active, dove l’unità esterna di un impianto d’aria condizionata, pesante centinaia di chili, precipitò verso il sottostante, dopo essere stata sradicata dal tetto.
Non solo Catania, ma anche altre località vennero colpite pesantemente dal tornado, in particolare Aci Castello e poi soprattutto Acireale. Fu un evento davvero eccezionale, anche se il Sud Italia spesso può vedere episodi di maltempo violento così estremo anche in tardo autunno.
Acireale subì i danni più gravi per il tornado, che si rivelarono ben superiori a quelli di Catania, tanto che ci furono anche 4 feriti. Oltre tutto, la città venne investita anche da un diluvio torrenziale, con ben 150 mm di pioggia in poche ore.