E’ ormai imminente il passaggio dall’ora legale a quella solare. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre dovremo spostare le lancette indietro di un’ora, precisamente alle ore 3. In quel momento tornerà l’ora solare che ci accompagnerà fino al 29 marzo 2020.
Un effetto positivo nell’immediato sarà quello di godere di un’ora di sonno in più, ma il grande “trauma”, almeno per molti, sarà il fatto che farà buio un’ora prima la sera, mentre si avrà più luce la mattina, almeno in una prima fase prima che si accorcino ulteriormente le giornate.
Come ogni anno, l’adozione dell’ora legale ha consentito un risparmio notevole per il consumo dell’energia elettrica, con l’ora di luce in più la sera. Questo spostamento delle lancette potrebbe essere uno degli ultimi in assoluto se non l’ultimo, in attesa di sapere per quale soluzione opterà l’Italia.
In ambito europeo, ricordiamo che la Commissione aveva proposto il cambio dell’ora, ma non si è giunti ad una decisione univoca. Viene così lasciata la decisione ai singoli stati membri se mantenere il cambio dell’ora oppure abolirlo, optando per l’ora solare o quella legale.
L’Italia ha tempo fino ad aprile del 2020 per effettuare la scelta, le cui modalità restano tuttavia ancora oggetto di futuri negoziati. Sembra che nella maggior parte dei paesi dell’Europa la gente sia favorevolissima all’abolizione del cambio d’orario.
Diversi paesi del Continente hanno già scelto quale soluzione optare: in linea generale, i Paesi meridionali dell’Unione potrebbero in maggioranza tenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli settentrionali opterebbero in prevalenza per mantenere invece in vigore l’ora solare per tutti i 12 mesi.