Torna la paura sul Centro Italia, a causa di un terremoto di magnitudo 3.6, registrato alle ore 18:51 del 21 dicembre nella provincia di Pesaro e Urbino, in prossimità del confine con le Marche. La frattura è avvenuta a una profondità stimata di 10 chilometri.
Stando a quanto riferito dall’INGV, i comuni più prossimi all’epicentro sono Apecchio, Mercatello sul Matauro e Borgo Pace. La scossa è stata avvertita chiaramente in un’area vasta, da Perugia a Rimini, ma fin sulla costa centrale adriatica anche ad Ancona.
Il terremoto ha scosso anche la Toscana interna. Tra le città principali, la scossa è stata percepita anche ad Arezzo, in Toscana, a meno di 40 chilometri dall’epicentro. In Umbria la scossa è stata particolarmente avvertita a Città di Castello.
In considerazione dell’evento sismico così superficiale, la scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, ma non ha provocato danni né feriti. Il centralino dei Vigili del Fuoco è stato tempestato di numerose chiamate.
Si è avuto solo tanto spavento nei comuni più vicini all’epicentro, fortunatamente non lo stessa zona devastata dagli eventi sismici peggiori degli ultimi anni a partire dall’agosto 2016. Solo mercoledì scorso un’altra forte scossa di terremoto, nel Peloponneso, si era avvertita in parte del Sud Italia.