Era l’una della notte in Italia quando un potente sisma ha scosso il Giappone. L’intensità della scossa è stata rivista al rialzo. Secondo l’Agenzia Meteorologica Giapponese il sisma avrebbe una magnitudo pari a 6.1 con epicentro tra le metropoli di Osaka e Kyoto ad una profondità di circa 13 km.
Le ultime stime ufficiali confermano che vi sarebbero 3 vittime accertate, mentre i feriti sono oltre 215. Naturalmente è un bilancio ancora provvisorio, purtroppo destinato a crescere. Il terremoto non ha comunque portato ad allerte tsunami e non ha avuto conseguenze sulle centrali nucleari attive nei dintorni.
La zona interessata è la seconda più grande area metropolitana del Giappone. Non deve quindi sorprendere l’impatto sulla popolazione, anche se assai limitato rispetto alla potenza della scossa in quanto il Giappone è uno dei paesi al mondo che utilizzano le tecnologie più avanzate per la prevenzione antisismica.
Esiste una lunghissima lista di sismi fortissimi e devastanti, che hanno interessato il paese nel corso dei secoli. Il terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011 è stato comunque il più forte della storia in Giappone.
Secondo le autorità locali, un terremoto così forte nella prefettura di Osaka non si registrava dal 1923, anno in cui sono iniziati i rilevamenti strumentali. Sebbene il Giappone sia un paese ad alta sismicità, scosse così potenti sono piuttosto rare nell’area colpita dal terremoto.