In questi giorni grande caldo in moltissimi post pubblicati nei social network e soprattutto nei giornali, vediamo raffigurata l’ondata di caldo con le foto di quei termometri che stanno fuori delle farmacie, delle banche e simili.
E quindi nascono notizie come quella di 60°C di temperatura registrati in questa o quella località.
L’esatta temperatura non è quella che si misura in tal modo, bensì è quella registrata in una capannina meteorologica, peraltro allestita secondo le norme dettate dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization, WMO).
Per dirla con trasparenza: la temperatura corretta è esclusivamente questa. Quella che vediamo nei termometri per strada, in auto, quella che misuriamo in terrazza, nel balcone o altrove che non sia quella di una stazione meteorologica a norma e che riceve una manutenzione periodica, è una temperatura non corretta. Molto spesso è fuorviante.
Perciò fare la foto della temperatura che vediamo per strada nelle farmacie, in auto o altrove, e poi pubblicarla nei social network contribuiamo a fare disinformazione. Si tratta di fake news, ovvero notizie false, tanto diffuse e spesso credibili.
Ben più grave è quando tale informazione viene fatta dai giornali. C’è da chiedersi, dato che è assodato che costoro pubblicano informazioni meteo distorte, che affidabilità hanno le notizie pubblicate sulla cronaca, politica altro? La medesima? Il dubbio è legittimo.
Il dibattito è aperto, ma è sicuramente la discussione è per noi persa dall’inizio. Tali identità non accettano in alcuna maniera di essere contraddette, e quando gli viene fatto notare rispondono ai lettori dandogli da ignorante.
La meteorologia in Italia, si sa funziona così. Eppure è una scienza che se ben utilizzata può salvare vite umane, abbassare i rischi di danni, incrementare il fatturato delle aziende. E perché no, dare informazione sul tempo che farà in modo corretto.
Infine, lo rammentiamo sempre: per avere le previsioni meteo è opportuno consultare solo siti meteo italiani, i quali danno informazioni ben più precise di quelli esteri in quanto conoscono nel dettaglio il nostro clima.