Le condizioni meteo sono tutt’ora influenzate dai residui del bolide d’aria gelida venuto da est. Nevica in alcune aree del Nord Italia.
Ora però ci aspettiamo dei cambiamenti, imponenti. Cambiamenti che trovano spiegazione ancora una volta in quelle dinamiche atmosferiche a carico del Vortice Polare, ovvero di quella struttura ciclonica che domina la scena invernale su tutto l’emisfero settentrionale. Sappiamo che il forte riscaldamento stratosferico ha causato la rottura, con sostituzione del gelo al Polo Nord da un’Alta Pressione e conseguente spostamento dell’aria gelida verso sud.
I cambiamenti succitati contemplano un nuovo rinvigorimento del Vortice, che proverà a ricompattarsi. Un tentativo che andrà in porto soltanto in parte, perché consideriamo che sta arrivando la primavera e che in questo periodo si va verso il naturale smantellamento di quella struttura. Tale rinforzo, temporaneo, sfocerà in un rinvigorimento delle correnti occidentali, di quelle correnti provenienti dall’Oceano Atlantico.
Ciò determinerà, com’è giusto che sia, il transito di perturbazioni anche in Italia. Per varie giornate non farà freddo, ma il clima non sarà neppure più così mite come accaduto nelle ultime ore su alcune regioni (investite da aria africana, compresa l’invasione di pulviscolo sahariano). Citiamo ancora il freddo residuo al Nord Italia.
Andremo incontro a un periodo di normalità stagionale, tra alti e bassi, un periodo di dinamicità tipico di marzo. Pioverà, nevicherà sui monti, tirerà vento e non mancheranno intermezzi di bel tempo. Tutto come da copione, in attesa che il colpo di coda invernale ci ricordi quanto marzo è pazzerello.