E’ un giugno turbolento per il temutissimo supervulcano, fra i più grandi al mondo, che si estende sotto l’omonimo Parco di Yellowstone. Secondo le opinioni più catastrofiste, un’eventuale esplosione del vulcano potrebbe avere ripercussioni in tutto il mondo. I sismografi hanno rilevato da metà giugno un’intensa attività nell’area attorno al vulcano. La più forte delle quasi mille scosse registrate è stata di magnitudo 4.5 sulla scala Richter. Uno sciame sismico di questa portata non si verificava da almeno cinque anni e una scossa di tale intensità era stata registrata l’ultima volta nel marzo del 2014.
L’apprensione è molta, anche in virtù di un rapporto della United States Geological Survey, che ha spiegato come la grande esplosione del vulcano potrebbe venire annunciata proprio da un intenso sciame sismico. Tuttavia, non vi è da allarmarsi troppo se si considera che gli sciami simici del 2002, 2004, 2008 e 2010 sono stati più potenti, senza essere preludio ad alcuna eruzione. . L’ultima eruzione del vulcano risale a oltre 70 mila anni fa e quella più devastante addirittura a 640 mila anni fa. C’è appena una possibilità su 730 mila che il vulcano erutti entro il prossimo anno, ma continua il monitoraggio.