Stiamo seguendo, quasi giornalmente, le proiezioni degli autorevoli centri di calcolo inerenti le complesse dinamiche atmosferiche. Dinamiche che, come ben saprete, coinvolgono il vortice polare e che pertanto potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’andamento meteo climatico della stagione invernale.
Gli ultimissimi aggiornamenti confermano la nuova potente fase di riscaldamento in arrivo all’inizio del mese dicembre. Ogni nuovo calcolo modellistico incrementa la probabilità di un evento di questa natura, si tratterebbe come scritto nel precedente approfondimento di un riscaldamento a carica della onda 1 (wave pattern 1) e se confermato potrebbe risultareil più forte attacco degli ultimi 40 anni (per questo periodo dell’anno)! Dinamica che, sottolineiamo nuovamente “se confermata”, potrebbe trasformarsi in un evento eccezionale all’inizio della stagione.
Attualmente, lo ricordiamo, il vortice polare è sotto un pattern a 2 onde che si sta lentamente smorzando, lasciando il posto al wave pattern 1 di cui sopra.
Tra le mappe allegate negli ultimi articoli vi abbiamo mostrato le cosiddette ensemble a 16 giorni, mappe che lo ricordiamo ci danno un’idea precisa della forza jet stream polare. Gli ultimissimi aggiornamenti continuano a mostrarci un graduale indebolimento, con una breve pausa intorno al 22 novembre. Ma la vera novità di oggi e che si cominciano a vedere dei membri dell’ensemble orientati verso l’inversione del jet stream. Cosa significa? Se ciò accadesse si potrebbe parlare tranquillamente di riscaldamento stratosferico improvviso (SSW).
Entro il 30 novembre dovrebbe iniziare un nuovo riscaldamento nel comporto asiatico. I modelli ci dicono che potrebbe trattarsi di un riscaldamento fulmineo, molto più forte della fase precedente. Tutto ciò dovrebbe “divorare” costantemente il vortice lungo i fianchi. Invece di rafforzarsi, il vortice andrebbe incontro a un indebolimento che non è certamente usuale in questo periodo dell’anno.