Il vortice polare sta lentamente ma costantemente perdendo forza. Mentre le cosiddette “onde di pressione” continuano a lavorare lungo i fianchi del vortice, un nuovo potente riscaldamento potrebbe entrare in scena nei primi giorni di dicembre.
Se avete seguito i precedenti articoli saprete che tale riscaldamento dovrebbe prolungare l’indebolimento del vortice e forse potrebbe determinarne il collasso entro fine mese (non siamo noi a dirlo, sono le proiezioni di alcuni autorevoli modelli a ipotizzarlo).
In questo momento stiamo ancora registrando un pattern a 2 onde, ma sta lentamente scemando e dovrebbe lasciar presto strada al pattern a 1 onda. Ricordiamoci che il numero delle onde ci dice quante strutture di Alta Pressione (stiamo semplificando per far capire il concetto) agiscono sul vortice polare troposferico. Nelle immagini sottostanti (tratte dal sito weatheriscool.com) possiamo scorgere abbastanza agevolmente l’attuale pattern che sta indebolendo il vortice polare.
Le proiezioni dell’ensemble a 16 giorni mostrano la forza del jet stream polare, proiezioni che confermano un costante indebolimento eccezion fatta per la breve pausa – confermata – del 22 novembre. E’ interessante tuttavia evidenziare come il modello ipotizzi un netto indebolimento del getto, chiaro sintomo delle sofferenze del Vortice Polare.
Le grandi onde di pressione contraggono/compattano il vortice polare, causando un gradiente di pressione più acuto attorno alla latitudine che viene presa in considerazione per misurare la velocità della corrente a getto (60N).
I venti potrebbero improvvisamente azzerarsi o addirittura invertire rotta, ma questo al momento non possiamo saperlo. Ciò che sappiamo è che il vortice polare potrebbe perdere la battaglia contro le onde di pressione/calore.