CRONACHE METEO: l’evento meteorologico che ha colpito nei giorni scorsi le Alpi francesi, italiane e svizzere rappresenta un evento eccezionale che, solitamente, ha una frequenza di una volta ad inverno, ma che quest’anno è arrivato con grande anticipo sulla media.
Solitamente le grandi nevicate si verificano nel mese di Febbraio, ma quest’anno Novembre ha voluto anticipare i tempi, ed una grande quantità di neve, stimabile attorno ai 150 cm in appena 36 ore, si è abbattuta sulle zone alpine occidentali, creando gravi disagi ed elevati rischi di valanghe.
In Svizzera meridionale la quantità massima di neve caduta è stimabile in 2 metri, anche se le misurazioni sono rese difficili dalla presenza del vento che crea accumuli eolici di manto bianco.
2 metri sono presenti ad Alpe Valleggia, in Val Bedretto, la valle del fiume Ticino, a 1751 metri.
Anche in Francia gli impianti sciistici sono rimasti letteralmente sepolti, come accaduto ad Isola 2000, sulle Alpi Marittime a circa 90 chilometri da Nizza.
In Italia il Sestriere è stato letteralmente sepolto da una grande nevicata.
Resta elevato a questo punto il rischio di valanghe su tutte le strade in alta quota delle Alpi.