Secondo autorevoli studiosi del clima il Pianeta terra sarebbe giunto sull’orlo di una catastrofe climatica. Esagerati? No, per niente. Quanto stiamo per scrivere dovrebbe farci riflettere, tutti.
Era la scorsa primavera quando l’autorevole testata inglese “The Guardian” cambiò terminologia utilizzando per la prima volta termini in grado di catturare l’attenzione anche dei più scettici sull’effettiva portata del riscaldamento globale. Anziché utilizzare il consolidato “cambiamento climatico” si è passati a utilizzare il termine “crisi climatica”.
“Vogliamo essere sicuri di essere precisi e allo stesso tempo di poter comunicare chiaramente con i lettori su questo importante problema”, spiegò il caporedattore di The Guardian Katherine Viner sottolineando tra l’altro come l’espressione “cambiamento climatico” sia troppo morbida.
Non solo i giornalisti di “The Guardian” hanno aggiornato il proprio vocabolario. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha parlato della crisi climatica nel settembre 2018 e ha sottolineato come “stiamo affrontando una minaccia diretta, senza precedenti”.
Il termine è stato anche usato dal professor Hans Joachim Schellnhuber, fisico atmosferico e climatologo ritenuto una delle maggiori autorità in questo campo.
La decisione di cambiare la terminologia è stata presa dopo la pubblicazione di due rapporti rivoluzionari stilati da un team di esperti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) presso le Nazioni Unite. Nell’ottobre dello scorso anno, i ricercatori hanno annunciato che le emissioni di anidride carbonica devono essere dimezzate entro il 2030. Solo grazie a questo processo potremo evitare fenomeni estremi che influenzeranno la vita di miliardi di persone. Nel mese di maggio di quest’anno i ricercatori hanno pubblicato un altro rapporto in cui affermano che l’umanità è minacciata dalle mutevoli condizioni climatiche.
Per coloro che non sono ancora convinti della crisi climatica, vale la pena prestare attenzione alle pubblicazioni degli scienziati del Center for Climate Change Research dell’Università di Berna. Nella rivista Nature and Nature Geoscience, hanno affermato che l’unico periodo molto caldo del Pianeta nella sua interezza (non per singole regioni) è stato osservato a partire dal 20° secolo. Ciò dimostra che il cambiamento climatico contemporaneo è senza precedenti e non può essere spiegato solo dalla variabilità naturale.