L’intensa tempesta invernale che ha portato una quantità abbastanza significativa di neve e un’autentica tempesta di ghiaccio in alcune parti del Texas e dell’Oklahoma (ma anche piogge torrenziali negli Stati Uniti meridionali), prosegue la sua corsa verso est e promette ulteriori bufere di neve.
Non appena il sistema depressionario arriverà nel sud-est degli Stati Uniti e sulla costa orientale, si verificherà un rapido approfondimento per quella che possiamo definire una vera e propria “ciclogenesi esplosiva“. Il risultato? Semplice, i meteorologi americani si aspettano una violenta tempesta invernale in estensione a tutto il nord-est, con forti piogge e forti venti ma anche violente bufere di neve.
Il sistema frontale ha raggiunto durante la notte la costa orientale e ha dato luogo alla rapida ciclogenesi, ciclogenesi che possiamo considerare come risposta alla depressione molto profonda che che dal cuore degli States si è spostata verso levante. La giornata odierna sarà campale, come detto si prospettano piogge localmente torrenziali e venti di tempesta lungo il fronte freddo.
La depressione dovrebbe nuovamente approfondirsi raggiungendo 990 hPa. La pressione dovrebbe calare ulteriormente e rapidamente di oltre 25 mbar in meno di 24 ore, dando luogo a un “ciclone bomba” (perdita di pressione di oltre 24 mbar in 24 ore).
Mentre sono attese forti piogge nel settore caldo della depressione, lungo il lato lato settentrionale del vortice si svilupperanno intense bufere di neve tra gli stati della Pennsylvania e di New York. Il gradiente di pressione molto stretto produrrà venti tempestosi e quindi condizioni di blizzard. La depressione si diffonderà verso il Canada orientale nella notte di venerdì su sabato, dirottando le nevicate anche in quei settori.
Le mappe relative alle temperature sono impressionanti, difatti sui settori orientali degli Stati Uniti si passerà in men che non si dica da condizioni di caldo anomalo alle tempeste di neve. Ed è proprio il contrasto termico esagerato che innescherà il rapido approfondimento ciclonico, sfociando in maltempo da allerta massima. Ma siamo negli Stati Uniti, quindi nulla di cui stupirsi.