Sarebbero risalenti a 170 milioni di anni le impronte di dinosauro rinvenute sull’isola di Skye, una del gruppo delle Ebridi situate al largo della costa occidentale scozzese. Naturalmente la presenza di questi giganti su Skye non deve fare pensare che scorrazzassero in tutto l’attuale territorio scozzese.
Nel Giurassico medio, il periodo in cui viene collocata la loro era, l’odierna isoletta faceva parte di Pangea, il super continente che includeva tutte le terre emerse del nostro pianeta. Skye era allora una più piccola isola subtropicale, molto più vicina all’equatore, con spiagge, fiumi e lagune.
La maggior parte delle impronte scoperte, secondo gli esperti del polo universitario della Scozia, sarebbero state lasciate dai sauropodi, creature dal lungo collo alte due metri, e i teropodi, specie carnivora appartenente ai cugini più anziani del feroce tirannosauro.
Non è la prima volta che si trovano tracce sull’Isola di Skye, in quanto lo stesso team di paleontologi aveva rinvenuto altre impronte nel 2015 sulla parte nord dell’isola. In una prima fase, quelle impronte erano state ricondotte solo ai sauropodi, corrispondenti all’immagine classica del dinosauro.