El Nino e La Nina sono due fenomeni climatici legati all’anomalo riscaldamento o raffreddamento delle acque del Pacifico Equatoriale.
Bene, quest’anno si parla si parla sempre con più insistenza della possibile Nina, sappiate che stiamo parlando di fenomeni su scala planetaria perché in grado di condizionare in un modo o nell’altro le dinamiche atmosferiche della Terra.
Si torna a parlare della Nina, quindi di un raffreddamento delle acque pacifiche, in relazione allo sconquasso che sta colpendo l’atmosfera. Come sappiamo è in atto un possente riscaldamento della stratosfera, quello che in gergo tecnico anglosassone prende il nome di “strawarming”. Abbiamo avuto già un primo impulso, che ha spaccato il Vortice Polare in due lobi, ora è partito il secondo ancora più forte.
Quando ciò accade, da letteratura, la convezione equatoriale subisce pesanti modifiche. Addirittura uno stop. I fenomeni convettivi rappresentano un altro elemento che incide sostanzialmente sulla circolazione atmosferica, un blocco – assai probabile – potrebbe condurre a un repentino anomalo raffreddamento delle acque del Pacifico Equatoriale. E da qui La Nina.
Accadimenti assai probabili, tant’è che anche l’autorevole ente governativo climatico americano del NOAA sta rivedendo al rialzo le quotazioni per un fenomeno di questo genere. Fenomeno che potrebbe accompagnarci verso la prossima stagione invernale ed è anche per questo che scriviamo – da giorni – che lo sconquasso in atto potrebbe avere ingenti ripercussioni anche nel prossimo inverno.
Non resta che attendere che l’intera dinamica si completi…